Accadde oggi: 12 maggio, la vittoria del divorzio nel referendum abrogativo

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Il referendum fu voluto dal mondo cattolico a seguito della legge Fortuna-Baslini che nel 1970 regolamentò il divorzio

Il 1° dicembre 1970 venne approvata la legge n. 898 Disciplina dei casi di scioglimento del matrimonio, ribattezzata “legge Fortuna-Baslini”. Da quel momento, il divorzio entrò nell’ordinamento italiano, riconoscendo la cessazione degli effetti civili del matrimonio, prevedendo il passo iniziale della separazione legale, periodo in cui i coniugi dimostrano di non coabitare.
Ma il mondo cattolico non tollerò e fece partire la raccolta firme per presentare una richiesta di referendum abrogativo. Inizialmente fissato per l’11 giugno 1972, il voto slittò al 12 maggio 1974 per via dello scioglimento anticipato delle Camere, deciso dal Presidente della Repubblica, Giovanni Leone. I sostenitori del “sì” trovano sostegno nel segretario politico della DC, Amintore Fanfani. La partecipazione al voto fu da record: in 33.023.179 si recarono alle urne, circa l’87,7% degli aventi diritto.

La legge sul divorzio si salvò e la leadership di Fanfani e la vittoria del “no” fu un duro colpo per la Chiesa, che sospese l’abate don Franzoni, favorevole al suo mantenimento.