Accadde oggi: 14 luglio, la presa della Bastiglia è un atto di democrazia

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L’episodio venne in seguito considerato come l’inizio della Rivoluzione Francese

Il 14 luglio 1789 il carcere della Bastiglia fu preso d’assalto da una folla inferocita: un evento che segnò l’inizio di un processo di emancipazione che, qualche settimana dopo, sfociò nella Dichiarazione dei Diritti dell’Uomo e del Cittadino, documento che sanciva per iscritto libertà fondamentali di pensieroparola e stampa e principi come l’uguaglianza di tutti i cittadini di fronte alla legge. Il popolo era stremato dalla miseria e indignato per la decisione del re di destituire dall’incarico il ministro delle Finanze Jacques Necker, vicino alle rivendicazioni del popolo. Questa la goccia che fece traboccare il vaso, per cui i cittadini di Parigi insorsero con le armi in pugno e s’incamminarono alla conquista dell’imponente prigione medievale eretta dal re Carlo V nella seconda metà del 1300 , simbolo dell’Ancien Régime. La Bastiglia fu rasa al suolo e l’episodio venne in seguito considerato come l’inizio della Rivoluzione Francese, avvenimento destinato a cambiare radicalmente gli scenari politici e sociali della società.

 Primi passi e conseguenze di tale evento sono stati l’abolizione della Monarchia assoluta, la proclamazione della Repubblica e l’eliminazione di alcune strutture economico-sociali dell’Ancien Régime, fino ad arrivare alla suddetta Déclaration des Droits de l’Homme et du Citoyen. Luigi XIV, ignorando l’episodio della presa della Bastiglia, ordinò il ritiro delle truppe e venne a sapere del fatto solo al suo risveglio, chiedendo: ‘Ma è un’altra rivolta?‘”. E il duca La Rochefoucauld-Liancour, con estrema nonchalance, gli rispose: “No, Sire, è una rivoluzione”.