Accadde oggi: 15 gennaio 1759, apre al pubblico il British Museum di Londra

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Chi va a Londra e non gli fa visita può tranquillamente dire di non aver visitato Londra. Il Bitish Museum, sito in Great Russel Street, con i suoi 261 anni di storia e circa 8 milioni di oggetti è, molto probabilmente, il museo più importante che si trova nella capitale inglese.

Inaugurato il 15 gennaio 1759, il museo fu fondato sulla collezione privata del medico e naturalista Sir Hans Sloane, principalmente dedicata all’etnografia, all’archeologia e alla paleontologia. Nel XIX secolo fu trasferito nella sua sede attuale e le sue collezioni furono notevolmente ingrandite, ampliando il numeto di reperti archeologici e sculture antiche, comprese quelle provenienti dal Partenone, oltre a raccolte di oggetti medievali e reperti etnografici, mentre le collezioni di storia naturale andarono a formare il nuovo Natural History Museum.

Il British Museum si trova in un edificio neoclassico disegnato dall’architetto inglese Sir Robert Smirke e più volte ingrandito nel tempo. Nella sua esposizione permanente, il British Museum presenta un’enorme selezione di reperti ed è diviso in sei sezioni che mantengono un carattere universalistico. La sezione Africa presenta sculture, oggetti in tessuto e altri reperti antichi e moderni provenienti dal continente africano, a esclusione dell’Egitto che ha una sezione a parte. L’Antico Egitto, infatti, espone un numero incredibile di oggetti, tra sculture, elementi architettonici, dipinti, ceramiche e terracotte, papiri, sarcofagi e mummie, tra cui pezzi celebri come il Busto di Ramsete II e la Stele di Rosetta. Nella sezione Grecia e Roma Antiche presenta reperti greci, romani ed etruschi, tra cui sculture, oggetti in oro, vasi, decorazioni di edifici, iscrizioni, armi e sarcofagi, realizzati tra l’Età del Bronzo e la caduta dell’Impero Romano. Tra questi ricordiamo le statue romane dello Spinario e dell’Apollo di Cirene, le sculture greche colossali della Testa di Asclepio di Milo e di un cavallo dal Mausoleo di Alicarnasso, e i celebri marmi provenienti dal Partenone, la cui originalità tanto ha fatto discutere professionisti, ricercatori e studiosi. Asia è la sezione dedicata all’arte e alle civiltà di Cina, India, Giappone, Corea e sud-est asiatico e comprende un vasto insieme di sculture, oggetti in giada, disegni e ceramiche realizzate tra il 5000 avanti Cristo e il giorno d’oggi. Eccoci in Europa, al primo piano, in cui ci si concentra soprattutto sull’arte europea dall’Alto medioevo a oggi, con ricche e belle collezioni di arti applicate e decorative e reperti della storia delle isole britanniche. La galleria del Medio Oriente espone opere d’arte provenienti da una vasta area geografica, comprendente i territori dell’antico impero Assiro-Babilonese, Penisola Arabica, Iran, Anatolia e Siria. Qui sono capolavori dell’arte Assira come le sculture provenienti del Palazzo di Assurnasirpal, le porte bronzee di Balawat, sontuosi ori della Persia Achemenide e il pannello intarsiato noto come Stendardo di Ur.


Infine, la galleria Temi è dedicata a vari argomenti, presentati in sotto-sezioni tematiche. Vi è inoltre una settima sezione destinata alle mostre temporanee. Vi è anche la collezione di Disegni e Stampe, tra le più grandi al mondo, comprendente circa 50 mila disegni e oltre 2 milioni di stampe, tra cui capolavori di Albrecht Dürer, Michelangelo, Raffaello, Rembrandt e Francisco Goya. La collezione originale del 1753 è cresciuta fino a raggiungere più di 30 milioni di oggetti solo al British Museum, altri 70 al Natural History Museum e 150 alla British Library. La British Museum Reading Room, situata al centro della Great Court, ovvero l’ultimo padiglione del Museo aperto dedicato alla regina Elisabetta II, progettata dall’architetto Sydney Smirke, venne aperta nel 1857 ed era la sala di lettura principale della British Library, la più importante Biblioteca Nazionale inglese che un tempo aveva sede proprio nel British Museum. Il British Museum grazie a questa sua particolare multiculturalità e ai tanti diparrimenti che offre, dà la possibilità di svolgere molte attività collaterali: mostre, eventi speciali, seminari, corsi didattici e laboratori che si concentrano in particolar modo su bambini, studenti e famiglie.









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