Accadde oggi: 17 giugno, l’eclatante arresto di Enzo Tortora

postato in: Accadde oggi | 0
Condividi articolo

Tre mesi dopo, il presentatore fu condannato a dieci anni di reclusione per associazione a delinquere di stampo mafioso e traffico di stupefacenti. In appello, un anno dopo, fu ribaltata la sentenza: assolto in formula piena

Era il 17 giugno 1983, quando alle prime ore del mattino i telegiornali vennero monopolizzati da una notizia incredibile: Enzo Tortora, amato e popolare conduttore di Portobello, fu arrestato con l’accusa di traffico di stupefacenti e associazione di stampo camorristico. La chiamarono Operazione Portobello che portò in galera altre 855 persone. Tortora fu condotto al Regina Coeli, un caso che nel giro di poche ore divenne mediatico.
Venne costretto a sfilare ammanettato tra fotografi e operatori televisivi. Per lui cominciò un vero e proprio inferno. Alcuni giornalisti cominciarono, senza conoscere i fatti, ad accusare Tortora: non si ammanetta qualcuno, nel cuore della notte, se non vi fossero veri presupposti. Enzo Biagi, invece su Repubblica, si schierò contro gli aguzzini della prima ora con uno storico editoriale intitolato “E se Tortora fosse innocente?”. 

Le accuse all’amato presentatore furono mosse da due pentiti della criminalità organizzata, Pasquale Barra e Giovanni Pandico, a cui si aggiunsero altri collaboratori . A confermare le ipotesi di reato, tra gli altri indizi, anche un’agendina con il suo nome, dove, in realtà, era scritto Tortona e non Tortora. Il primo di una lunga serie di errori, di mancanza di riscontri, notizie false, che diedero origine a uno scandalo vergognoso. Tre mesi dopo, il presentatore fu condannato a dieci anni di reclusione per associazione a delinquere di stampo mafioso e traffico di stupefacenti. In appello, un anno dopo, fu ribaltata la sentenza: assolto in formula piena.