Accadde oggi: 19 giugno, gli USA aboliscono la schiavitù

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Alla base di tale traguardo vi fu la volontà dei nordisti

Il trattamento degli schiavi negli USA variava a seconda del periodo e della località. Generalmente si trattava di condizioni disumane, pessime, caratterizzate da brutalità dei padroni, degradazione. All’ordine del giorno, frustate per insubordinazione, esecuzioni e stupri; si salvavano quei pochi schiavi specializzati in lavori di grande importanza come la pratica della medicina. Venivano trattati un po’ meglio gli schiavi in affitto, poiché non erano di diretta proprietà dei coltivatori. A loro veniva negata l’istruzione, per impedire l’emancipazione intellettuale che avrebbe potuto instillare negli schiavi l’idea di fuga o di ribellione.
Le punizioni per gli schiavi insubordinati erano fisiche, come la fustigazione, bruciature, mutilazioni, marchiatura a fuoco, detenzione e impiccagione. Talvolta questi venivano puniti senza un motivo preciso, ma l’intento dei padroni era solo quello di confermare la loro posizione dominante. 
Gli schiavisti spesso abusavano sessualmente delle schiave, e le donne che opponevano resistenza erano solitamente uccise; l’abuso sessuale era considerato un’attività che ricalcava la proprietà di una persona. Per preservare la “razza pura” erano severamente vietati rapporti sessuali tra donne bianche e uomini neri, ma lo stesso divieto non era previsto per i rapporti tra uomini bianchi e donne nere.

All’inizio del XIX secolo, a neanche cento anni dalla nascita degli USA, al Sud si delineò un modello di vita rurale e conservatore basato sullo sfruttamento degli schiavi, mentre al Nord l’economia si orientò verso la produzione industriale, con la graduale abolizione della schiavitù. Le tensioni create da tale divario socio-economico sfociarono nel 1861 nella sanguinosa Guerra di Secessione Americana. Alla base vi fu proprio la volontà dei nordisti di imporre l’abolizionismo su tutti gli USA.
Fu il 19 giugno 1862 che il Congresso degli Stati Uniti approvò per la prima volta la messa al bando dello schiavismo in tutti gli Stati della confederazione. Pochi mesi dopo ci fu il Proclama di Emancipazione, promulgato da Abramo Lincoln, che decretava la liberazione degli schiavi in tutti gli stati secessionisti. L’atto conclusivo si ebbe con l’approvazione del XIII emendamento alla Costituzione degli Stati Uniti d’America, che abolì ufficialmente la schiavitù.