
Grandissimo nome della letteratura latina, fu l’autore dell’Eneide, il suo poema per eccellenza
Publio Virgilio Marone morì a Brindisi il 21 settembre 19 a.C..
Grandissimo nome della letteratura latina, fu l’autore dell’Eneide il suo poema per eccellenza. Visse gran parte della sua esistenza nella città di Napoli, che inizialmente scelse per intraprendere i suoi studi filosofici. Lì compose le Bucoliche, una raccolta di dieci componimenti che lo portò a un deciso successo, e qualche anno più tardi le Georgiche, poema didascalico sul lavoro dei campi, sull’arboricoltura, sull’allevamento e sull’apicoltura come metafora di un’ideale società umana. Per il senso sublime dell’arte che possedeva e per l’influenza che esercitò nei secoli, fu considerato il massimo poeta di Roma, interprete più completo e schietto del grandioso momento storico che, dalla morte di Giulio Cesare condusse alla fondazione del Principato e dell’Impero a opera di Augusto.
Fu considerato il padre della letteratura latina, tanto he Dante lo scelse come guida sapiente nella Divina Commedia. Dopo la sua morte crebbe al punto da essere considerato una vera e propria divinità per il popolo napoletano, che vide in lui un secondo patrono e lo spirito protettore di Napoli. E ancora oggi, nel popolo partenopeo il suo ricordo è sempre vivo.
Giornalista


















