
Un giorno notevolmente importante per il mondo ecclesiastico, un momento unico che in questi giorni ricordiamo con le lacrime agli occhi
Il 27 aprile 2014 fu un giorno decisamente importante per il mondo ecclesiastico, e non solo: alle ore 10:15, Papa Francesco, tramite canonizzazione, proclamò Santi Giovanni XXIII e Giovanni Paolo II, scatenando una vera e propria ovazione che inondò tutta piazza San Pietro.
Papa Francesco li descrisse come “due uomini coraggiosi che hanno dato testimonianza alla Chiesa e al mondo della bontà di Dio e della sua misericordia e che pure hanno contribuito in maniera indelebile alla causa dello sviluppo dei popoli e della pace”. Bergoglio, poco prima, abbracciò Joseph Ratzinger, pontefice emerito, che si sedette poi accanto agli altri cardinali e partecipò alla concelebrazione. Erano presenti, in Piazza, ben 800 mila fedeli da tutto il mondo, che presero letteralmente d’assalto Piazza San Pietro, l’antistante Piazza Pio XII, via della Conciliazione e tutte le strade limitrofe fino al Tevere.
Parteciparono alla cerimonia leader politici e capi di Stato provenienti da 93 diversi Paesi, e ancora sovrani e reali, tra ministri e viceministri, capo delegazioni.
L’Unione europea era rappresentata da Barroso e Van Rompuy. Tra le delegazioni ufficiali italiane, vi erano Renzi e Napolitano, e poi il presidente dello Zimbabwe, il controverso e chiacchierato Robert Mugabe, nonostante le sanzioni imposte dell’UE sugli spostamenti e viaggi proibiti in territorio europeo.