Accadde oggi: 27 settembre, Francois Champollion decodifica i geroglifici

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La famosissima Stele di Rosetta, conservata al British Museum di Londra, ha permesso di conoscere il sistema grafico che consta di 6.900 caratteri

Per circa duemila anni la lingua dell’antico Egitto rimase uno dei più grandi misteri mai svelati. Eppure in essa si nascondeva la storia di una civiltà millenaria, una delle più importanti e determinanti del nostro patrimonio umano e culturale. Fu l’archeologo francese Jean-Francois Champollion a scoprire la chiave esatta per decodificare i geroglifici, come testimoniato nella Lettera a M. Dacier, esposta per la prima volta all’Academie des Inscriptions et Belles Lettres di Parigi, il 27 settembre 1822, esattamente 203 anni fa.
Fondamentale fu la scoperta della Stele di Rosetta, la lastra recante il decreto di Menfi, promulgato il 27 marzo del 196 a.C. dai sacerdoti del tempio di Ptah per celebrare l’anniversario dell’ascesa al trono del faraone Tolomeo V Epifane, avvenuta l’anno precedente. Nel decreto in questione venivano riportati i benefici apportati al Paese dal sovrano, le tasse che erano state da lui abrogate e i privilegi, soprattutto di natura economica, che i sacerdoti del tempio avevano ricevuto dal faraone. Una lastra di 114x 72 cm, pesante 760 kg, oggi conservata al British Museum di Londra, riportante un’iscrizione con tre diverse grafie: geroglifico, demotico e greco.

La scrittura geroglifica La scrittura geroglifica consta di 24 caratteri principali (simboli per un singolo fonema), ai quali si aggiungono molti più segni biconsonantici (simboli per due fonemi combinati). Vi sono anche segni triconsonantici (tre fonemi), anche se sono meno comuni degli altri. In totale la scrittura geroglifica consta di più di 6.900 caratteri, compresi raggruppamenti e varianti.(simboli per due fonemi combinati). Vi sono anche segni triconsonantici (tre fonemi), anche se sono meno comuni degli altri. In totale la scrittura geroglifica consta di più di 6.900 caratteri, compresi raggruppamenti e varianti.