Accadde oggi: 31 agosto, le prime vittime di Jack lo Squartatore

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Anni di indagini non sono riusciti a svelare l’arcano, lasciando l’assassino senza un volto

Erano le 3:45 del 31 agosto 1888, quando a Whitechapel, quartiere popolare della periferia orientale di Londra, Charles Cross e Robert Paul fecero una macabra scoperta: trovarono riverso a terra, in una copiosa pozza di sangue, il cadavere di una donna mutilato in diversi punti del corpo. Era Mary Ann Nichols, una prostituta 43enne, riconosciuta in seguito come la prima vittima accertata del serial killer Jack lo squartatore. Una scena che, purtroppo, si ripeté a novembre dello stesso anno, fino a che le vittime salirono a cinque: oltre alla Nichols, Annie Chapman, Elizabeth Stride, Catherine Eddowes e Mary Jane Kelly.
Molti gli elementi in comune: la zona, ossia Whitechapel, la scelta delle vittime, tutte prostitute, e le modalità con cui uccideva, mutilando i corpi con inaudita ferocia. Tra i sospettati vi furono un avvocato di buona famiglia, un parrucchiere affetto da gravi turbe psichiche, un ex internato di un manicomio e un apprendista chirurgo.

Anni di indagini non riuscirono a svelare l’arcano, lasciando l’assassino senza un volto e con un nome ripreso da una lettera inviata alla Central News Agency, in cui lo scrivente ammetteva di essere l’autore degli omicidi, firmandosi Jack the Ripper. Qualcuno ha ipotizzato si trattasse di un barbiere polacco, qualcuno invece che fosse un uomo di alta classe borghese, forse un medico, o un aristocratico, che si era stabilito nel quartiere di Whitechapel alla ricerca di una zona più adatta dove compiere i suoi crimini