Accadde oggi: 8 febbraio, nasce Giuseppe Ungaretti, poeta di trincea

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A lui, assieme a Umberto Saba ed Eugenio Montale, molti poeti del secondo Novecento hanno guardato come un imprescindibile punto di partenza

Oggi viene ricordata la nascita di Giuseppe Ungaretti, sublime poeta che nacque 138 anni fa, l’8 febbraio 1888, ad Alessandria d’Egitto. Era figlio di due lucchesi non proprio benestanti e, quando rimase orfano di padre, grazie all’impegno materno, riuscì a completare gli studi universitari presso la Sorbonne di Parigi. Lì conobbe Pablo Picasso e cominciò un’amicizia fraterna con Guillaume Apollinaire.
Con la guerra del 1915 fu chiamato al fronte, esperienza che influenzò notevolmente la sua poesia. Favorevole all’intervento nella Grande Guerra, appoggiò il pensiero di Mussolini.
Ungaretti è considerato un poeta rivoluzionario, colui che aprì la strada all’Ermetismo, e il fascino che è riuscito a trasmettere nei suoi milioni di lettori sta, innanzitutto, nell’aver saputo esprimere i suoi sentimenti in poche rime brevi.

A riconoscere in Ungaretti il poeta che per primo formalmente e profondamente innovato il verso della tradizione italiana, furono soprattutto gli ermetici che, all’indomani della pubblicazione del Sentimento del tempo, salutarono in Ungaretti il maestro e precursore della propria scuola poetica, iniziatore della poesia “pura”. Da allora, la poesia ungarettiana ha conosciuto una fortuna ininterrotta.
A lui, assieme a Umberto Saba ed Eugenio Montale, molti poeti del secondo Novecento hanno guardato come un imprescindibile punto di partenza.