Almanacco del 7 settembre

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I peperoni ripieni di riso sono la deliziosa ricetta di questo fine settimana

Sport amato e storicamente molto importante, il pugilato, o boxe, è un mix di passione e sudore, di fatica e di impegno. È pur vero che è uno sport contestato, perché considerato violento, senza rendersi conto del fatto che c’è più rabbia su un campo di calcio che su un ring.
Le origini del pugilato risalgono all’antichità. Alcuni incontri famosi sono descritti nell’Iliade e nell’Eneide. I combattenti usavano proteggersi le mani con lacci di cuoio rinforzati con placche di piombo. Il pugilato iniziò a far parte del programma olimpico nel 668 a.C. e la letteratura tramanda i nomi dei vincitori delle olimpiadi su un arco di tempo di oltre un millennio. Non erano previste categorie di peso e, per questo motivo, la disciplina, a livello agonistico elevato, era riservata a soggetti di taglia notevole. Il pugilato era presente anche nella Roma antica. Il combattimento terminava con la resa di uno dei due contendenti; le ferite gravi, e a volte anche la morte, erano accettate, non essendo dovute a malvagità, ma semplicemente alla superiorità tecnica e atletica. 
Bisogna giungere al 1719 per vedere nascere a Londra una scuola moderna di pugilato. Nello stesso anno, un certo James Figg si autodichiarò campione di boxe avendo vinto quindici combattimenti e non trovando nessun avversario che avesse il coraggio di sfidarlo. Figgn era un “armadio”,  aveva un corpo di atleta, era alto 1.84 cm e pesava 84 kg. Al tempo non si parlava di boxe ma di nobile arte della difesa. Naturalmente, oltre al sapersi difendere, a scuola si imparava anche come far valere i propri diritti, i quali erano meglio difesi dopo abbondanti mescite di birra e gin. Non esistevano regole di combattimento e i pugilatori lottavano a mani nude. 

SANTO DEL GIORNO – Oggi è Santa Regina di Alise, vergine e martire. Figlia di un nobile cittadino pagano della Borgogna, la cui moglie morì dando alla luce questo splendido fiore, fu affidata a una balia cristiana la quale, dopo averla battezzata, fece crescere Regina nella fede e nell’amore. Si avvicinò alla fede cristiana e, contrariamente a quanto avrebbe voluto il padre, dedicò la sua vita alla castità e alla preghiera, divenendo così un’umile pastorella andando a vivere come eremita. La sua bellezza attirò l’attenzione del prefetto Olibrio, il quale, sapendo che era di stirpe nobile, voleva sposarla a tutti i costi, ma lei rifiutò e disubbidì al volere di suo padre, che cercava di convincerla a sposare un uomo ricco. Così il padre non stentò a rinchiuderla in una prigione, e subire le più tremende torture. Una notte le apparve una croce e una voce gli rassicurò il suo rilascio imminente. All’età di 15, Regina fu decapitata: al momento dell’esecuzione, una colomba bianca apparve nel cielo e causò la conversione di molti dei presenti.
Regina, nome prettamente cristiano, riprende il termine tardo latino regina, femminile di rex, regis, “re”, da rego, regĕre, “governare”, che vuol dire per l’appunto “regina” (un significato analogo a quello dei nomi Malika, Rhiannon e Basilissa). Si è affermato grazie al culto per la Vergine Maria, “Regina del Cielo”. Oggi, è usato anche in senso augurale ed esotico.

ACCADDE OGGI70 – Tito, figlio dell’imperatore romano Vespasiano, occupa la città di Gerusalemme; 1303 – Lo Schiaffo di Anagni a papa Bonifacio VIII; 1533 – Anna Bolena, regina d’Inghilterra, dà alla luce la futura Elisabetta I; 1776 – Primo attacco sottomarino della storia. Il sommergibile statunitense Turtle tenta di fissare una bomba alla chiglia dell’ammiraglia britannica HMS Eagle, dell’ammiraglio Richard Howe, nel porto di New York; 1822 – Il Brasile dichiara l’indipendenza dal Portogallo; 1860 – Giuseppe Garibaldi entra a Napoli con l’esercito dei Mille; 1893 – Nasce a Genova il Genoa Cricket and Football Club, secondo alcune fonti, la più antica società calcistica in Italia; 1911 – Il poeta francese Guillaume Apollinaire viene arrestato e imprigionato poiché sospettato di aver rubato la Monna Lisa dal Museo del Louvre; 1927 – Primo televisore elettronico della storia; 1938 – In Italia viene promulgato il Regio decreto n. 1381 – Provvedimenti nei confronti degli ebrei stranieri; 1953 – Nikita Khruščëv diventa capo del Comitato Centrale dei Soviet; 1955 – Disordini di Istanbul: pogrom orchestrato dal Partito Democratico del primo ministro turco Adnan Menderes e dal partito Cipro è turca. Una folla turca, precedentemente trasportata in città in camion, assalta la comunità greca di Istanbul per varie ore. 32 tra mutilati, feriti e donne stuprate, fra 13 e 16 morti durante e dopo il pogrom a causa delle bastonate e degli incendi intenzionalmente appiccati. Gravi danni alle proprietà greche; 1965 – Guerra del Vietnam: come continuazione dell’Operazione Starlight effettuata ad agosto, i Marines statunitensi e le forze del Vietnam del Sud iniziano l’Operazione Pirahna, sulla Penisola di Batangan, 37 km a sud della base navale di Chu Lai; 1977 – Vengono firmati dei trattati tra Panama e gli Stati Uniti sullo status del Canale di Panama. Gli USA concordano nel trasferire il controllo del canale a Panama, alla fine del XX secolo; 1979 – Debutto del canale televisivo statunitense di sport e intrattenimento ESPN; 1986 – Desmond Tutu diventa il primo nero a guidare la Chiesa anglicana in Sudafrica; 1988 – Abdul Ahad Mohmand, il primo afghano nello spazio, rientra a terra a bordo della navetta sovietica Soyuz TM-5, dopo nove giorni passati sulla Stazione spaziale Mir; 2011 – In un incidente aereo avvenuto poco dopo il decollo a Jaroslavl’ tutti i componenti della squadra di hockey su ghiaccio locale trovano la morte

PROVERBIO – Di settembre di frutti ce n’è sempre.

AFORISMA – Lasciamo fare al tempo. (Jane Austen)

RICETTA DEL WEEKEND Peperoni ripieni di riso.
Ingredienti: riso integrale 30 g, riso selvatico 30 g, 5 peperoni, 1 pomodoro maturo, 1 carota, 1 cipolla, qualche foglia di basilico, maggiorana, olio extravergine d’oliva, sale e pepe q.b..
Preparazione: sciacquare separatamente i due tipi di cereale. Portare a ebollizione una pentola d’acqua salata e versare il riso selvatico; dopo 10 minuti, aggiungere il riso integrale e cuocere. Pulire i peperoni, tagliarne quattro a metà e mondarli da semi e filamenti interni. Lavare e mondare anche il quinto peperone e ridurlo a listarelle. Salare l’interno delle barchette di peperone ottenute e avvolgerle su uno scolapasta. Tagliare a dadini la carota e affettare. Scottare il pomodoro in acqua bollente, pelarlo e tagliarlo a dadini. Saltare la dadolata di verdure in un tegame con un filo d’olio, sale e pepe per circa 10 minuti; alla fine, unire le erbe aromatiche tritate. Scolare il riso conservando l’acqua di cottura e versarlo nella padella con le verdure, mescolando. Riportare a bollore l’acqua di cottura del riso e scottarvi le barchette per circa 5 minuti. Sgocciolare e lasciarle intiepidire. Farcire con il composto e sistemarle in una pirofila rivestita di carta forno. Cuocere in forno a 190°C per 20 minuti. Servire caldo.

CONSIGLIO – Il Carnaroli è considerato uno dei risi migliori d’Italia ed è una delle varietà preferite anche nell’alta cucina. È un riso quindi consistente, ottimo per i risotti ma anche per insalate di riso e timballi.









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