Decreto Ristori: differenze dei bonus da zona gialla ad arancione o rossa

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Il Consiglio dei Ministri ha deciso per un ulteriore stanziamento di risorse, destinato al ristoro delle attività economiche interessate dalle ultime restrizioni anti-Covid, approvate con il Dpcm 3 novembre. Il Governo amplierà le categorie di attività beneficiarie del contributo a fondo perduto previsto dal Decreto Ristori, mentre per tutti gli operatori economici delle zone arancioni e rosse, che rientrano già tra i beneficiari, ma che hanno dovuto fare i conti con le ulteriori restrizioni, il contributo è aumentato di un ulteriore 50 per cento. Inoltre, è stato previsto un nuovo contributo a fondo perduto per le imprese che operano nelle regioni caratterizzate da uno scenario di elevata o massima gravità. Tale contributo sarà erogato seguendo le stesse disposizioni del Decreto Ristori e il suo importo varierà a seconda del settore dove opera l’impresa. Per le imprese che operano nelle aree ad alto rischio (le cd. zone rosse) è stato approvato un credito d’imposta sugli affitti commerciali cedibile al proprietario dell’immobile locato pari al 60% dell’affitto per ciascuno dei mesi di ottobre, novembre e dicembre. Sempre per queste attività è prevista la cancellazione della seconda rata Imu, a condizione che i proprietari dell’immobile siano anche gestori delle attività.

Aiuti concreti sono stati approvati anche per le attività che operano nelle zone gialle, ove sono stati sospesi i contributi previdenziali e assistenziali per il mese di novembre. Per quelle delle zone arancioni e rosse, invece, la sospensione è riconosciuta per i mesi di novembre e dicembre. Nei confronti dei soggetti che esercitano attività economiche in zona rossa, per le quali sono stati approvati gli ISA, è stata disposta la proroga al 30 aprile 2021 del pagamento della seconda o unica rata dell’acconto di Ires e Irap. I genitori lavoratori che devono assistere i figli in Didattica a Distanza, avranno diritto a un bonus baby sitter da 1.000 euro e al congedo straordinario con il riconoscimento di un’indennità pari al 50 per cento della retribuzione mensile se sono subordinati. Infine, per i soggetti che esercitano attività economiche che sono state sospese dal Dpcm 3 novembre, a prescindere dal colore della zona, è prevista la sospensione delle ritenute alla fonte e dei pagamenti IVA per il mese di novembre. In questo caso basta come presupposto la chiusura dell’attività per avere diritto all’agevolazione.

Fonte Quifinanza.it









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