Emergenza sociale: con la chiusura delle scuole aumenta la depressione tra i giovani

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Una vera e propria emergenza sociale quella della chiusura delle scuole. Non si tratta soltanto dell’apprendimento didattico, e di come la DaD possa sopperire a questo. L’emergenza vera e propria sta nella mancanza di socializzazione, nella impossibilità di costruirsi uno spazio fuori casa, tra coetanei, di crescere insieme. Questo il grido d’allarme lanciato dalla dottoressa Chiara Caruso di Pescara, psicologa e psicoterapeuta. “Comportamenti violenti o verso l’esterno che cominciano a manifestarsi, e spesso i genitori che chiedono a gran voce la riapertura delle scuole vengono visti come genitori che vogliono sbarazzarsi dei figli”. Eppure, continua la dottoressa, in Europa e in altre parti del mondo si arriva a soluzioni ottimali, come la scuola nel bosco o orari scaglionati che possano mettere in sicurezza ancor di più un sistema già di per sé sicuro. Perché non farlo anche in Italia e in quelle regioni che evidentemente sono le più penalizzate, perché da un anno hanno visto la riapertura delle scuole sporadicamente, solo per qualche settimana? Il disagio c’è e si sente, nei più piccoli ma anche nei giovani che non possono vivere la propria quotidianità. “Stiamo chiedendo moltissimo ai nostri ragazzi e loro saranno i primi che pagheranno drammatiche conseguenze per questo” – conclude la dottoressa Caruso.









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