Immagini dal Sannio: il lago di Guardialfiera e il mistero del ponte di Annibale

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Guardialfiera, il lago del Liscione.
Foto de iviaggidimarta.com

Siamo ai confini della Pentria, in un piccolo borgo che conta circa mille anime e che nel 1130 fu conquistato da Ruggero II di Sicilia. Guardialfiera ĆØ un paesino che vede nell’agricoltura la sua massima risorsa: i rinomati uliveti, infatti, gli hanno valso l’ingresso nell’Associazione nazionaleĀ CittĆ  dell’Olio, ma certamente l’attrazione naturalistica e turistica più importante ĆØ caratterizzata dal grande invaso artificiale che tutti conoscono come lago del Liscione.
La grande distesa d’acqua costituisce un bacino creato artificialmente fra gli anni Sessanta e Settanta del secolo scorso grazie alla costruzione di una diga sul Biferno. L’invaso prese vita per motivi idrici, affinchĆ© si provvedesse alla fornitura di acqua potabile, per uso industriale, agricolo e domestico, agli abitanti della zona. La superficie massima ĆØ di 7,45 km² e la profonditĆ  più elevata ĆØ di circa 3 metri. Un invaso capace di irrigare circa 20mila ettari di terreni circostanti.Ā 

Una delle caratteristiche più suggestive ed emozionanti del lago del Liscione è che viene attraversato longitudinalmente dalla S.S. 647, più conosciuta come Bifernina, che collega Campobasso con il mare e che attraversa il grande invaso in modo elegante e armonioso, senza alcun dannoso impatto visivo. Una visione e una emozione mozzafiato, quella che si prova percorrendolo: sembra di camminare sulle acque, con una suggestiva bellezza tutta intorno, dove si distende un dolcissimo paesaggio collinare, ricco di boschi e natura.
Il bacino, calato in questo splendido territorio, ĆØ meta di attrazione turistica, data la straordinaria bellezza e la tranquillitĆ  che vi regnano grazie ai rigogliosi e fitti boschi che di tanto in tanto si diradano, mostrando spiragli di cielo e di azzurro. Le acque del lago, invece, sono popolate da una grande varietĆ  di pesci:Ā ilĀ cavedano, laĀ tincaĀ e ilĀ luccio, oltre a carpe, pesci gatto, pesce persico e trote arcobaleno. Questo ĆØ uno dei motivi per cui l’invaso ospita molti appassionati di pesca sportiva.
Anche gli amanti delĀ birdwatchingĀ possono trovare un piacevole giovamento dalla immersione nella natura che circonda il lago: sono diverse, infatti, le capanne e le postazioni per l’osservazione degli uccelli.

Avete mai sentito parlare del segreto del lago di Guardialfiera? Si tratta di un ponte che scompare e che spesso riappare alla vista di tutti. Con la creazione della diga, infatti, alcuni terreni attorno al paese sono stati allagati. E proprio qui, in queste terre, sorgeva l’antico ponte di Sant’Antonio, meglio conosciuto con il suggestivo nome di ponte di Annibale. La leggenda, infatti, narra che il condottiero cartaginese vi marciò, attraversandolo. per dirigersi verso la Puglia, durante la Seconda Guerra Punica. Ciò che resta di questa testimonianza storica e archeologica ĆØ ormai coperto dalle acque dell’invaso, eppure, come per magia, di tanto in tanto riemerge, regalando emozioni e un bellissimo ed emozionante spettacolo a chi osserva.
Questa specie di sortilegio, che proprio un sortilegio non ĆØ, se accade, lo fa solo per qualche giorno all’anno. Solitamente in estate quando, a causa delle scarse precipitazioni, spesso per lunghi periodi, e a causa anche di un più elevato consumo idrico, nel lago si creano delle secche. E negli ultimi cinque anni di secche ce ne sono state parecchie, portando a grandi abbassamenti della portata d’acqua, con qualche problematica anche per la fornitura idrica al territorio.
Quando il fenomeno accade, il punto più elevato del ponte si riesce a scorgere, facendo capolino, regalando grandi emozioni agli osservatori, in particolar modo a chi vive in zona.