Immagini dal Sannio: l’alga spirulina del Medio Volturno

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Foto di copertina di azienda Biospira (Alvignano)

Parlare di alga spirulina può far pensare a coltivazioni, perlopiù spontanee, che riguardano zone molto lontane. Invece oggi facciamo un salto nella zona del Volturno, il Medio Volturno, per l’esattezza, nei pressi di Alvignanello. La spirulina (Arthrospira platensis) è un’alga azzurra, dalla forma stretta e allungata che non supera il mezzo millimetro di lunghezza. La sua maggiore diffusione consiste nelle acque salmastre, in particolar modo con le zone tropicali e subtropicali dove si avvantaggia del PH idrico alcalino che le caratterizza. Nonostante rientri nella categoria delle alghe azzurre, a dispetto di questo, il suo colore è verde scuro, dato dalla presenza di clorofilla, i cui pigmenti coprono i riflessi bluastri della policianina e quelli gialli dei carotenoidi. Il suo nome deriva dalla forma a spirale del vegetale. Conosciuta fin dall’antichità presso i popoli precolombiani, la spirulina gode oggi di una diffusione sempre più ampia in cucina, grazie alle sue proprietà benefiche. La spirulina, infatti, apporta molteplici effetti benefici sull’organismo, essendo ricca di aminoacidi, vitamine, antiossidanti e minerali. Proprio per queste sue eccezionali qualità viene considerata un miracolo alimentare, tanto che la FAO, nel 2008, l’ha definita “cibo del futuro”. Già nel 1974, invece, l’Organizzazione Mondiale della Sanità  l’ha definita come “il migliore alimento del XIX secolo”.

Alcuni scritti che risalgono al Cinquecento dimostrano che molto probabilmente l’alga era conosciuta e consumata anche dai popoli Aztechi, essendo ritenuta già allora un’eccellente fonte di energia. Presso le civiltà precolombiane vi era la Spirulina maxima; tale tradizione venne riportata dal conquistatore spagnolo Cortés che proprio nei primi anni del sedicesimo secolo assoggettò l’impero azteco. I Romani destinavano la spirulina all’alimentazione delle popolazioni africane (Spirulina platensis). Eppure, essa è stata ignorata per alcuni secoli, finché grazie a studi approfonditi da parte di esperti, sono state rilevate le straordinarie proprietà benefiche dell’alga. Si tratta di un integratore naturale completo, con un quantitativo di proteine pari al 65% del suo peso. Un vegetale dall’alto potere antiossidante, che aiuta a prevenire l’invecchiamento e aiuta i tessuti a rimanere sani. Gli acidi grassi omega 3 e omega 6 la rendono un ottimo antinfiammatorio e vasodilatatore, e grazie alla presenza di sali minerali e vitamine, essa aiuta a combattere stress e stanchezza, donando molta energia. Un’alga che non contiene colesterolo e aiuta a tenere sotto controllo la glicemia, ottima per i malati di diabete. Vegetariani e vegani la assumono come integratore proteico per sopperire alle proteine della carne che da loro non vengono assunte. L’alga è utilizzata anche dagli sportivi in quanto stimola la produzione di adrenalina, riducendo la stanchezza e determinando una maggiore concentrazione e reattività. Molto utilizzata in cucina, la ritroviamo come condimento di insalate o all’interno di yogurt, frullati e dolci o di altri integratori naturali. Ma la polvere ricavata dalla spirulina, può essere anche utilizzata per la preparazione di pasta e pane, a mo’ di farinacei.

Il fiume Volturno

Cosa c’entra, dunque, l’alga spirulina con l’area del Medio Volturno? Essendo un vegetale, cresce spontaneamente in ambienti caldi e soleggiati e il corso del Volturno, che vede una gran quantità di paesaggi naturalistici e boschi, ben può ospitare tale vegetale. Infatti, nel comune di Alvignano, nel bosco di Selvapiana, è un vero e proprio habitat naturale dell’alga. Complici l’ottima qualità dell’aria e dell’acqua pura di sorgente che l’alga assorbe, essa può essere lavorata senza dover ricorrere a manipolazioni eccessive, tantomeno a opere depurative. Nel territorio di Alvignano è presente una serra che, grazie a lunghe vasche ivi presenti, permette la proliferazione delle microalghe. Un processo di produzione idrico, adottato dai biologi Antonio Mirto e Onofrio Biasi, prevede il riciclo dell’acqua, percorrendo la strada della coltura a impatto zero per l’ambiente. Le alghe vengono raccolte tutte le mattine e poi trasferite in laboratorio per la lavorazione. Qui vengono svuotate dell’acqua e poi fatte essiccare a circa 40 gradi. Una temperatura davvero ottimale che consente che le proprietà del vegetale rimangano intatte. Pasta, pane, bevande, snack: è questo l’impiego del verde prodotto ricco di omega 3, omega 6, proteine, sali minerali. Con la produzione dell’alga spirulina, Alvignano e la zona del Medio Volturno si sono fatte portavoce di un nuovo modo di fare agricoltura, fatto di passione e sperimentazione.









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