Meritocrazia Campania: “Campania, scuola nessuna causa di giustificazione preventiva”

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Comunicato Stampa – Dr.ssa Antonietta Giordano Responsabile Ufficio Stampa Regionale Meritocrazia Italia
A cura di Giuseppe Cataldo

La scuola è chiusa per ferie ma continua a far parlare di sè anche in queste calde giornate estive. Da più parti, infatti, con previsioni a tinte fosche, si parla di una possibile riapertura “non in presenza”. Le domande che ci poniamo sono molteplici  e spaziano dal come sia possibile una previsione così pessimistica, anche a seguito di una campagna vaccinale che viaggia con numeri importanti, a come sia possibile non cercare una programmazione idonea a dare certezza su una ripresa piena , in presenza e prolungata.

Mesi or sono si diceva che il problema fosse legato alla vaccinazione degli insegnanti i quali, con spirito di collaborazione e dedizione, sono corsi in massa a fare i vaccini, poi che il problema erano gli alunni, anche se nessuna impennata dei contagi vi è stata a seguito della seppur breve riapertura, ora si cercano già responsabilità, o cause di giustificazioni, nella carenza di senso di responsabilità della collettività ed in coloro che non intendono vaccinarsi o non lo hanno ancora fatto. In questo scenario, poi, ci sembra quanto mai contraddittorio lodare i risultati raggiunti in termini di immunizzazione vaccinale dei plessi industriali e turistici, salvo poi accorgersi, tramite monito, che la scuola sarà un problema. Mantenendo, dunque, il nostro equilibrio e garbo, ribadiamo che per noi la scuola in presenza è una priorità a cui va data massima attenzione ed a cui non si può opporre alcuna causa di giustificazione: non ora, non dopo che è trascorso un congruo periodo di tempo per programmare e pianificare ogni evenienza.

Si provveda, quindi, in questi mesi fondamentali a preparare piani specifici, prevedendo ogni possibile variabile e non si paventino soluzioni alle quali sin da ora diremo no con determinazione.

Disposti come sempre ad un confronto, ad un apporto di idee ed a mettere le nostre competenze a servizio della collettività, rifiutiamo logiche futuristiche che limitino socializzazione e piena funzione didattica e questo per il benessere psico fisico dei nostri ragazzi e per porre rimedio al costante fenomeno dell’abbandono scolastico. Parliamo da tempo di nuova normalità e di nuovi equilibri , da non fraintendere con equilibrismi, che vanno cercati con costanza e senza alcun tentennamento.

Una “Campania aperta per sempre” deve essere in grado di prevenire e programmare, di proporre e cercare nuove strade rispetto a quelle già percorse in piena emergenza. Varianti o no, si inizi, quindi, a pianificare e questo in ogni ambito perché una delle vie d’uscita da questa prolungata emergenza è quella di studiare, in modo preventivo, attraverso analisi reali e non empiriche, come poter convivere con questo virus, dato per certo che non scomparirà per ora. Si abbandonino, dunque,  logiche da pressione psicologiche accentuate e si adottino logiche di proposizione, coinvolgimento, fiducia ed attenzione perché solo attraverso il coinvolgimento di ogni parte sociale, di ogni singolo, si potrà protendere verso una reale e sperata “rinascita”.









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