Meritocrazia Campania: “Campania tra ‘inzivados’ e ‘monnezza’…”

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Comunicato Stampa – Dr.ssa Antonietta GiordanoResponsabile Ufficio Stampa RegionaleMeritocrazia Italia – Regione Campania

Campania tra “inzivados” e “monnezza” vinca un’azione pragmatica a tutela dell’ambiente in attesa di una rivoluzione culturale.

Cumuli di rifiuti abbandonati sui cigli della strada e aree di sosta piene di qualsiasi oggetto a tal punto che, riadattandoli, si potrebbero arredare interi appartamenti. Uno scempio continuo che spazia dal lancio del sacchetto con auto in movimento, nuova disciplina olimpica, ad autentici traslochi con relativo record mondiale in velocità. Frigoriferi, poltrone, radio, pneumatici, si trova di tutto con cumuli di plastiche nelle cunette e sui bordi della nostra viabilità che fanno da cornice al paesaggio quali immagini ricorrenti e frequenti. In questo anno e mezzo, ovviamente, si sono aggiunti guanti e mascherine che gettate per terra o appese ad un albero, restano a memoria del periodo pandemico.
E’ un problema culturale, certo, di chi vive nell’incoscienza che quei rifiuti torneranno sulle nostre tavole, attraverso le microplastiche, o nei nostri bicchieri, bevendo acque contaminate da ciò che si abbandona, incendia e/o interra ma è anche un problema legato a controlli e pulizie che spesso vengono effettuati con leggerezza o non realizzati.

Rimbalzi di competenze tra enti, infatti, unitamente ad inefficienze del sistema contribuiscono non poco alla realizzazione di autentici arredi urbani, suburbani e rurali con statali e raccordi autostradali che diventano espressione sub moderna di come il rifiuto possa essere contestualizzato oltre la sua vita naturale. Siamo ironici, ovviamente, per suscitare un sentimento di repulsione verso tale triste fenomeno ed una reazione che parta prima dai cittadini e che coinvolga ogni soggetto deputato a mantenere in ordine la nostra Campania.

Non basta, dunque, solo l’opera incessante di associazioni ambientaliste e la buona volontà di pochi, come non è sufficiente organizzare raccolte differenziate in città senza contestualmente ed incessantemente inculcare una cultura di assoluto rispetto verso l’ambiente. Gli “inzivados”, infatti, saranno anche la minoranza ma bisogna ammettere che fanno un gran lavoro e che solo attraverso un’azione forte e determinata, tale incessante azione, potrà essere eradicata dai territori. Molto spesso, specialmente sui rifiuti ingombranti e speciali, tali risultanze sono frutto di una evasione impositiva con la preclusione di portare tali rifiuti nei centri di raccolta preposti.

Lanciamo, quindi, unitamente ad una campagna di sensibilizzazione e culturale, che parta dalle scuole ma che non deve trovare confini, l’adozione , anche in Campania, di un sistema di raccolta premiale, così come presente in altre realtà nazionali, in modo da incentivare chi raccoglie e smaltisce i rifiuti, rispettando regole e prescrizioni. All’uopo se non si è in grado di sconfiggere l’evasione per inefficienze del sistema che dovrebbero essere sanate al più presto, essendo molto pragmatici, si potrebbe riflettere sull’opportunità di creare punti di raccolta anonimi per consentire lo smaltimento a chi evade e continua a sporcare indisturbato: continueranno ad evadere ma almeno, si spera, smetteranno di sporcare. Sarebbe il caso, inoltre, almeno sui raccordi autostradali o sulle statali dove sono previste slarghi e piazzole di sosta, eseguire controlli in video sorveglianza reali ed efficienti, atti a multare chi abbandona tali rifiuti.

Riteniamo, infatti, inaccettabile, che la “monnezza” invada le nostre strade, le nostre campagna, e inquini fiumi e mari, o semplicemente otturi le cunette di scolo provocando allagamenti, disservizi e danni, compromettendo la qualità della vita delle persone oneste e perbene che seguono in modo pedissequo ogni prescrizione. Bisogna, dunque, mettere in campo tutte le iniziative possibili per arginare tale fenomeno ed è necessario che il Green diventi ragione di vita, pensando alle nostre terre come un bene da preservare nel presente e da donare, nello stato più integro possibile, alle generazioni future.









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