A bordo di un’auto rubata non si fermano all’alt, inseguiti e arrestati un 54enne e una minore

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Comunicato Stampa

Un arresto e una denuncia al Tribunale per i minorenni di Napoli. È questo il bilancio dell’inseguimento avvenuto questa notte tra gli agenti della Squadra Volante del Commissariato di Telese Terme e una vettura intercettata lungo la statale 265 e fermata allo svincolo di Puglianello. In manette un pluripregiudicato napoletano di 54 anni, mentre la minore è una ragazza di origine bulgara.

Intorno alle 2.30 di notte, nel corso di specifici servizi predisposti dal questore e volti a contrastare e prevenire il fenomeno dei reati predatori, i poliziotti avevano intimato l’alt ad una Fiat Punto proveniente dal Casertano, ma il conducente, anziché arrestare la marcia, ha accelerato dandosi alla fuga. L’inseguimento, lungo la arteria stradale ss265 F.V.l. in direzione Caianello, si è protratto fino all’altezza dello svincolo di Puglianello dove la Fiat Punto ha speronato la Volante, ribaltandosi.

Dopo aver provocato la rottura del finestrino della Fiat Punto, i tre occupanti (due uomini ed una donna) sono scappati e due di loro – il 54enne e la ragazzina straniera – sono stati inseguiti. I due, all’atto di essere raggiunti, si sono scagliati con calci e pugni nei confronti degli agenti, provocando ad entrambi lesioni giudicate guaribili in 5 giorni. Nonostante l’aggressione subita, però, le forze dell’ordine sono riuscite a bloccarli e a condurli in Commissariato per le ulteriori incombenze, mentre l’altro malvivente è riuscito a far perdere le proprie tracce.

Nel corso delle perquisizioni, all’interno della vettura sono stati scoperti strumenti atti allo scasso, ovvero un piede di porco ed una mazza da baseball. Il materiale, unitamente all’auto – rubata in Santa Maria Capua Vetere -, è stato sequestrato. Il 54enne partenopeo, dopo le formalità di rito, è stato associato alla Casa Circondariale Capodimonte di Benevento e deferito anche per il reato di ricettazione e possesso di strumenti atti allo scasso. La minore, che si è rifiutata di fornire indicazioni relative alla sua famiglia, è stata affidata ai competenti servizi sociali sul territorio.









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