Castelvenere, sabato l’inaugurazione della mostra “Blues for a dead giant” di Pasquale De Sensi

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Comunicato Stampa – Marco Amore

Manca poco al prossimo appuntamento in calendario della galleria sannita Mondoromulo Arte Contemporanea, una realtà che, nonostante abbia aperto al pubblico da meno di un anno, ha già saputo imporsi sulla scena culturale nazionale ospitando mostre di artisti affermati provenienti da mondi artisticamente diversi, come la pittura o il fumetto.

In questa occasione, la galleria sceglie di dar voce ad una delle tecniche da sempre considerata minore, ovvero il collage, e lo fa proponendo una selezione di lavori dell’artista lametino Pasquale De Sensi, che invita gli spettatori a esplorare il confine tra la realtà tangibile e la dimensione immaginifica, tra il materiale e il metaforico.

L’esposizione, intitolata Blues for a dead giant dall’omonimo racconto per immagini che ne fa da colonna portante, è articolata in tre momenti fondamentali, i quali uniscono le forme della pittura, del collage e della stampa per creare un’esperienza visiva avvincente e capace di stimolare profonde riflessioni sulle più importanti tematiche sociali.

“Questa mostra ci dà l’opportunità di immergerci nell’universo creativo di un’artista tra i più visionari attualmente in circolazione”, dichiara il curatore della mostra Marco Amore. “E di spingere lo spettatore a riflettere sulle dinamiche sociali che scandiscono la nostra quotidianità, dunque sulla condizione umana e il complesso rapporto che abbiamo instaurato con il mondo fisico attraverso un profondo coinvolgimento emotivo e sensoriale”. L’inaugurazione avverrà il giorno 27 maggio alle ore 18.00 presso la sede della galleria a Castelvenere (BN), via Sannitica 169, e resterà visitabile fino a sabato 27 luglio.

Pasquale De Sensi

Nato nel 1983, Pasquale de Sensi coniuga uno stile immaginifico di carattere surreale con un senso della composizione studiato sugli equilibri formali e sulle corrispondenze di affinità o contrasto che si stabiliscono fra i simboli. I suoi riferimenti ideali sono vari e molteplici, spesso in contraddizione fra loro. Nei suoi collage si rintracciano elementi prelevati dall’arte religiosa, la ritrattistica rinascimentale, così come sono presenti riferimenti espliciti al dadaismo e al collage degli autori classici punk. Ha studiato grafica e pittura, con particolare interesse per la storia dell’arte e la fenomenologia, in varie città italiane come Roma, Reggio Calabria, Urbino e Perugia. Nonostante pratichi anche il disegno, la pittura e l’assemblaggio oggettuale, la sua tecnica prescelta è il collage.









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