Riceviamo e pubblichiamo – Vincenzo Del Rosso, Presidente di Rinnovamento Guardiese

Ci sono momenti in cui bisogna prendersi la responsabilità di parlare chiaramente. Questo per me è uno di quei momenti. Non scrivo da candidato, né da tecnico, né da osservatore esterno. Scrivo da cittadino, e da presidente dell’associazione Rinnovamento Guardiese, che da anni prova – con serietà e senza tornaconti – a portare idee nuove nel dibattito pubblico del nostro paese.
Lo so bene: molti non credono più alla politica. E come darvi torto? Promesse vuote, parole riciclate, facce sempre uguali, scelte che sembrano fatte altrove. Anche io, prima di tutto, sono stato deluso. Anch’io, come tanti, ho provato quel senso di stanchezza, quella domanda che ritorna: “Ma vale ancora la pena impegnarsi?”
La risposta che mi sono dato è sì. Ma solo se l’impegno è concreto, onesto, utile. Da qui nasce Guardia Eduvillage: un progetto politico aperto, per ridare vita al nostro centro storico e al nostro futuro. Non un libro dei sogni, ma un piano chiaro, costruito pezzo per pezzo, con studio, visione e senso pratico.
Voglio proporvi una cosa molto semplice: immaginiamo Guardia Sanframondi tra dieci anni. Possiamo vederla spopolata, svuotata, con case che cadono a pezzi e giovani andati via. Oppure possiamo immaginarla viva, accogliente, capace di attrarre energie nuove, persone che decidono di vivere, investire e crescere qui. Per farlo, dobbiamo rimettere in moto il cuore del paese: il suo centro storico, le sue identità, le sue relazioni.
Guardia Eduvillage vuole farlo partendo da ciò che abbiamo: case vuote che possiamo recuperare, studenti e artisti che possiamo ospitare, turisti che cercano esperienze vere, artigiani da valorizzare, fondi europei da usare bene, energia pulita da produrre insieme e una comunicazione efficiente. Il Comune – se ben guidato – può diventare il perno di questa trasformazione, aiutando i cittadini a ristrutturare, accogliere, investire, creare lavoro.
Non è solo una proposta urbanistica. È una scelta politica. Per questo oggi lancio un appello a tutti i cittadini, alle forze civiche, ai gruppi politici locali, a chi è rimasto fuori da tutto ma ha ancora qualcosa da dire: parliamone. Apriamo un confronto vero. Costruiamo insieme una nuova agenda per Guardia.
Sappiamo bene che le cose importanti non nascono in un giorno e che la fiducia, soprattutto oggi, si costruisce passo dopo passo. Per questo non annunciamo un evento, ma apriamo un percorso. Il nostro obiettivo è dare vita a un confronto pubblico, vero, trasparente, con chi ha voglia di contribuire. Se nei prossimi mesi emergerà una volontà comune, se cittadini, associazioni e gruppi vorranno partecipare, quel confronto potrà diventare anche un tavolo di lavoro stabile, capace di produrre un progetto condiviso. Non ci interessa la data sul calendario, ci interessa il cammino. E noi siamo pronti a farlo.
A chi è disilluso, dico questo: non chiediamo fiducia a scatola chiusa. Chiediamo solo di guardarci lavorare. Di leggere il progetto. Di farci domande, e di pretendere risposte. Se vedrete coerenza, se riconoscerete onestà e concretezza, allora forse potrete rimettere in gioco la vostra fiducia. E se lo farete, non da spettatori ma da protagonisti, allora sì che avremo già cominciato a cambiare davvero.
Io ci credo. Ma so che da solo non basta. Serve una comunità. Serve una generazione. Serve coraggio.