Olimpia Volley, Campanile: “Sudore e attaccamento alla maglia vale più di una vittoria”

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Comunicato Stampa – Michele Palmieri

Dura presa di posizione del patron dell’Olimpia che non esclude provvedimenti drastici

Umore non certo dei migliori in casa Olimpia Volley San Salvatore Telesino, dopo la sconfitta subita in casa della capolista Lu.Vo Barattoli Arzano nel big match del Girone E del campionato nazionale di pallavolo femminile Serie B1. 

C’è voluta una notte di riflessione per il patron Antonio Campanile per smaltire la rabbia accumulata durante il match. Diciamolo, non il migliore sotto il profilo tecnico. Un po’ meglio sotto quello dell’impegno. L’aria nel centro telesino è comunque quella del rammarico e novità sembrano profilarsi all’orizzonte. 

“Prima di tutto vorrei ringraziare gli amici di Arzano – ha commentato il presidente Campanile, ieri presente al PalaRea per seguire le sorti dell’Olimpia – per la splendida accoglienza ricevuta che ricambieremo quando li ospiteremo a San Salvatore Telesino. Voglio inoltre esprimere massima fiducia nel lavoro di tutto lo staff tecnico: il coach Francesco Eliseo e il prof Paolo Della Volpe che, con immensa preparazione, lavorano tutta la settimana per preparare al meglio ogni gara di questo complicato campionato. Quella vista ieri è stata tutto sommato una gran bella partita  espressione di quello che meglio può offrire a livello nazionale la pallavolo campana. Due società amiche, che si rispettano e che sono sicuro lotteranno fino alla fine nei piani alti della classifica. Purtroppo noi abbiamo commesso diversi errori, l’atteggiamento non mi è affatto piaciuto così come il profilo tecnico mostrato in campo dalle atlete.

Non capisco, inoltre, e non mi capacito del perché chi veste la nostra gloriosa casacca non debba sentirla sua. Ecco, il poco attaccamento alla maglia è una delle cose che mal sopporto perché significa non rispettare neppure il nome del nostro paese che con orgoglio portiamo in giro da cinquant’anni in tutti i palazzetti d’Italia. Al contempo non nascondo che ho già dato mandato a direttore sportivo e delegati al mercato Luca e Carlo Campanile, general manager e vice presidente, di valutare alcune posizioni e prendere le dovute e necessarie contromisure. Quello che ci aspettiamo sono atlete che lottano su ogni pallone, che conoscano il valore della parola sacrificio e soprattuto che rispettino società e tifosi”.

Quello che appare, è un patron amareggiato più per quello visto che per il risultato in sé. Sulla stessa lunghezza d’onda anche il direttore sportivo Ernesto Avitabile che vuole però evitare ogni commento sul lato tecnico: “Grazie di cuore alla famiglia Piscopo e all’Arzano per l’accoglienza. Quella vista ieri è stata una gara che è espressione del grande potenziale che la pallavolo campana ha e può e deve esprimere a livello nazionale. Detto questo, siamo orgogliosi che un paese di 4mila abitanti possa essere protagonista di queste gare ma ciò deve responsabilizzare tutti perché frutto di un lavoro decennale e del sacrificio di tanti”.









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