San Salvatore T., le opposizioni attaccano Romano: “Non tutela la nostra salute”

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Comunicato Stampa, gruppi di opposizione San Salvatore Telesino

Dopo l’ennesima interrogazione presentata al sindaco ci troviamo costretti a denunciare ancora una volta un comportamento  decisamente discutibile, poco rispettoso dei diritti della minoranza e formalmente non corretto. Un sindaco affetto da “delirio di onnipotenza”, che con la sua abituale arroganza e supponenza continua a far sembrare totalmente inutili, anzi di intralcio, le proposte dei Consiglieri Comunali, le Commissioni consiliari e forse lo stesso Consiglio comunale. Il sindaco continua ad avere una condotta omissiva e istituzionalmente scorretta, non rispondendo o facendolo solo in parte alle nostre interrogazioni. Sottolineiamo come la mancata o inesauriente risposta, sia da considerarsi a tutti gli effetti come una mancanza verso il diritto dei consiglieri comunali ad esercitare con pienezza il proprio mandato consiliare oltre ad esserlo anche verso la cittadinanza tutta.

Ci viene però da dire che l’assenza di risposte sono direttamente proporzionali alle perfomance amministrative e se il Sindaco è costretto ad intralciare il lavoro dei consiglieri di minoranza, addirittura ostacolando l’azione di vigilanza, violando i loro diritti a ricevere le dovute e puntuali spiegazioni, con risposte generiche, significa che l’azione amministrativa di questa Giunta è arrivata al capolinea.

Questa condotta inspiegabile e ingiustificata, anche in considerazione dell’importanza degli argomenti oggetto dell’interrogazione, manifesta i numerosi problemi e continue  carenze in ogni ambito della sua azione amministrativa, basti pensare alla pubblicazione su di un social dei dati ufficiali relativi all’epidemia, tra l’altro non accessibile a tutti. Tutto ciò è grave come lo è il comportamento di chi siede al suo fianco, che continua a supportarlo, a giustificare ed avallare i suoi modi. Come può essere esauriente una risposta in merito ai contagi che recita: “il monitoraggio dell’andamento dei contagi è di competenza dell’ASL di Benevento e non del Comune, ed è in ogni caso in linea, se non al di sotto, con lo scenario territoriale provinciale”. Non prendere le distanze da tali comportamenti significa giustificarli ed esserne complici. Conosciamo bene i tempi delle ASL che si perdono i tamponi, tra l’altro oberate di lavoro, ma sappiamo anche che i cittadini risultati positivi a tamponi privati, comunicano immediatamente al comune la loro situazione, prima ancora della ufficialità dell’ASL. Cosa si fa in merito??, quali sono le misure di assistenza e controllo??. Sappiamo ancora che prima che noi lo scrivessimo, esattamente il 14.11.2020, la consegna della spesa a casa delle persone in quarantena era a pagamento dell’utente e non un servizio reso a carico del comune, cosi come la richiesta di uno screening di massa (ultimo ed unico fatto nel mese di maggio), non era nemmeno nei suoi pensieri. Forse sta pensando ancora alle belle vacanze di agosto, quelle che molte persone, responsabilmente, hanno pensato di non fare restandosene a casa.

Non può non sottolinearsi la superficialità e l’inadeguatezza di questo comportamento e del modo in cui è gestita l’attuale situazione emergenziale, ed è il caso che qualcuno faccia più di una riflessione. Abbiamo chiesto una Commissione per la gestione dell’emergenza epidemiologica COVID-19, a tutt’oggi non ancora formata, trattandosi di un fatto di rilevanza sociale senza precedenti, e nulla sulla questione è stato sollevato. Chi non tutela la salute di una comunità, non può avere l’onore di guidarla.









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