Comunicato Stampa

Dal 30 aprile al 1° maggio la Chiesa celebra lavoratori e imprenditori con veglie, messa e testimonianze
Triplo appuntamento per il Giubileo diocesano dei Lavoratori, promosso dalla Diocesi di Cerreto Sannita-Telese-SantāAgata deā Goti, insieme a Progetto Policoro (Caritas diocesana-Pastorale Sociale e del Lavoro-Pastorale Giovanile), Scuola dāImpegno Socio-Politico e Movimento Lavoratori di Azione Cattolica, che ĆØ dedicato anche agli imprenditori.
La āGiornata Giubilare diocesana dei Lavoratori e degli Imprenditori”, infatti, comincerĆ domani sera mercoledƬ 30 aprile alle ore 20 a SantāAgata deā Goti (parrocchia San Silvestro) con una veglia di preghiera in preparazione al 1° maggio guidata dallāassistente unitario dellāAzione Cattolica diocesana don Mimmo De Santis.
Il 1° maggio, invece, le iniziative raddoppiano con la celebrazione della santa messa alle ore 10:30 a Telese Terme (chiesa SantāAlfonso Maria deā Liguori) presieduta dal vescovo diocesano mons. Giuseppe Mazzafaro.
Infine, nel pomeriggio, alle ore 18, a Cerreto Sannita (Casa Santa Rita) il momento di ascolto e condivisione di āVolti e Storie di lavoratori e lavoratriciā, dedicato al racconto di esperienze concrete di vita e di lavoro, concluderĆ questa due giorni di ricerca della sapienza del cuore in ambito lavorativo.
Il cuore della giornata sarĆ proprio la celebrazione della Santa Messa alle ore 10:30, come segno della vicinanza della Chiesa al mondo del lavoro e ai lavoratori e lavoratrici insieme a tutti gli imprenditori del territorio.
Un momento di preghiera e riflessione che unirĆ la dimensione spirituale a quella sociale, richiamando lāesempio di San Giuseppe, patrono dei lavoratori.
Per la Festa dei Lavoratori di questāanno giubilare, i vescovi italiani, nel loro messaggio intitolato “Il lavoro, unāalleanza sociale generatrice di speranza”, hanno invitato a non smettere di cercare alleanze sociali per la creazione di un lavoro libero, creativo, partecipativo e solidale, segno tangibile di speranza per i nostri fratelli (cfr. Papa Francesco, bolla d’indizione dell’Anno Giubilare).
Un appello alla responsabilitĆ di tutti noi, per fare in modo che economia e leggi di mercato non passino, ancora una volta, sopra le nostre teste, lasciandoci impotenti.
āIl mercato ā ci ricordano i vescovi italiani ā siamo noi: sia quando siamo imprenditori e lavoratori, sia quando promuoviamo e viviamo un consumo critico. La Ā«mano invisibileĀ» del mercato non ĆØ sufficiente a risolvere i gravi problemi oggi sul tappeto. Ć la nostra mano visibile che deve completare lāopera di con-creazione di una societĆ equa e solidale e continuare a seminare speranza. Infatti, Ā«i segni dei tempi, che racchiudono lāanelito del cuore umano, bisognoso della presenza salvifica di Dio, chiedono di essere trasformati in segni di speranzaĀ» (Spes non confundit, 7).



















