In Campania, gli sposi che affrontano l’emergenza in guanti e mascherine

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Hanno sfidato Covid e quarantena, regalandoci tanta speranza con il loro gesto di coraggio e intenso sentimento. Il 27 marzo scorso si è tenuta la promessa di matrimonio di Rosangela e Felice che, presso la casa comunale di Caivano (Na), hanno sfidato il Coronavirus e senza la presenza di nessun familiare hanno detto il primo SI in attesa del matrimonio in Chiesa, che dovrebbe essere celebrato il prossimo 13 giugno, se #andratuttobene. Anche se i giovani sposi sono ancora indecisi sul da farsi.

“Non sappiamo ancora se rimandare. Ho fatto un voto religioso e il mio desiderio è sposarmi proprio il 13 giugno. Avevamo la promessa di matrimonio fissata quando l’incubo della pandemia ci ha travolti. Eravamo scettici, non è stato un momento usuale, per me che sono figlia unica poi è stata dura non avere vicino i miei genitori. Stiamo vivendo un bel momento, ma in un contesto difficile”. Brillano gli occhi a Rosangela mentre pronuncia queste parole. I due giovani si sono conosciuti cinque anni fa su Facebook e nel 2016 si sono fidanzati. “Il nostro desiderio era quello di visitare gli Stati Uniti, e quindi abbiamo prenotato New York e Repubblica Dominicana. Eravamo esaltati al sol pensiero ma ad oggi pensiamo anche a poterlo rimandare. Quello che desideriamo di più è sposarci in tranquillità”.

Rosangela e Felice, dunque, sono due promessi sposi, innamorati e coraggiosi, con mascherine e senza genitori. Gli auguri dei genitori, piuttosto, sono stati riportati dai giornali locali. La futura sposa, trascorre il suo tempo a casa lavorando e facendo da wedding planner di se stessa. “Abbiamo scelto il tema dei fiori, proprio perché vogliamo portare positività dopo un brutto momento. Sto confezionando i segnaposto e avremo una wedding cake a piani ricoperta di decorazioni floreali e panna montata”.









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