Melanoma e cancro al seno, importanti progressi della ricerca

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Due importanti progressi nella lotta contro il cancro emergono dalla ricerca medica italiana ed europea: da un lato, un farmaco innovativo per il melanoma localmente avanzato; dall’altro, una nuova generazione di terapie mirate per il tumore al seno. Questi sviluppi, sebbene su fronti differenti, condividono l’obiettivo comune di rendere il cancro sempre più curabile attraverso trattamenti più precisi, efficaci e personalizzati.

Melanoma: DAROMUN riduce il rischio di recidiva. Una delle notizie più rilevanti proviene dallo studio PIVOTAL, condotto in vari centri europei, tra cui l’Istituto Nazionale Tumori IRCCS Fondazione G. Pascale di Napoli. Il protagonista è il farmaco DAROMUN, sviluppato dalla biotech italo-svizzera Philogen, che combina due citochine (IL2 e TNF) legate ad anticorpi monoclonali diretti contro una proteina presente nei tumori. DAROMUN viene iniettato direttamente nella lesione prima dell’intervento chirurgico. I risultati sono promettenti: riduzione del 41% del rischio di recidiva o morte e del 40% della comparsa di metastasi a distanza, anche in pazienti che avevano già ricevuto immunoterapia sistemica. Il dott. Paolo Ascierto, Direttore dell’Unità di Melanoma, Immunoterapia Oncologica e Terapie Innovative dell’Istituto Pascale, ha avuto un ruolo chiave nello studio, contribuendo alla presentazione dei dati al congresso ASCO 2024.

Tumore al seno: gli anticorpi farmaco-coniugati cambiano il paradigma. Nel campo del carcinoma mammario, la ricerca si concentra sugli anticorpi farmaco-coniugati (ADC), molecole “intelligenti” che uniscono la capacità di riconoscere le cellule tumorali con l’efficacia dei farmaci chemioterapici, rilasciati direttamente sul bersaglio. Tra i più promettenti troviamo il trastuzumab deruxtecan, già impiegato per i tumori HER2-low e HER2-ultralow, e il sacituzumab govitecan, utilizzato nei tumori triplo-negativi metastatici. Questi farmaci aprono nuove prospettive terapeutiche anche per pazienti con forme di tumore considerate finora difficili da trattare.

Questi due approcci, l’immunoterapia intralesionale con DAROMUN per il melanoma e gli anticorpi farmaco-coniugati per il tumore al seno, testimoniano l’efficacia della ricerca biotecnologica e la sua capacità di tradurre la scienza in cure sempre più mirate e tollerabili. Un futuro in cui il trattamento oncologico si adatterà sempre più al paziente e non il contrario, rendendo concreta la speranza di convivere o guarire dal cancro con dignità e qualità della vita.