
Il sindaco di Airola Vincenzo Falzarano ha convocato con urgenza in Consiglio Comunale lampo e senza streaming per approvare gli esiti istruttori per il recupero dei fitti non pagati dalla TTA. Ma il gruppo di opposizione consiliare Dovere Civico non ci sta e così denuncia: “Dai primi atti ricevuti abbiamo appreso che, dopo il milione di euro sottratto alle casse comunali, per ripianare i debiti derivanti dal fallimento del Project Financing per la gestione della pubblica illuminazione, lunedì 28 aprile 2025 il sindaco proporrà di sacrificare un ulteriore milione di euro (precisamente €. 920.560.68) sottraendolo dalle casse comunali, nonostante un contratto di fitto non rispettato da tanti anni, le continue attività di recupero dilazionato mai andate a buon fine, un decreto ingiuntivo favorevole al Comune di Airola e la enorme pazienza dei cittadini di Airola”.
“Tutto ciò in fretta e furia, quasi di nascosto – continua il gruppo di minoranza – Venerdì 24 aprile sera abbiamo ricevuto l’infausta informazione dell’ulteriore perdita economica, causata da una gestione fallimentare dell’intera vicenda, rimandando a domenica mattina la commissione patrimonio, insufficiente a soddisfare le esigenze conoscitive sull’argomento e a lunedì mattina il Consiglio Comunale, senza streaming, in oltraggio dell’intera cittadina e senza rispetto dei Consiglieri Comunali che lunedì mattina avevano già preso impegni istituzionali sui rispettivi posti di lavoro. Nonostante la formale richiesta di posticipo nel pomeriggio, il Sindaco ed il Presidente del Consiglio Comunale hanno rifiutato ogni possibilità per agevolare la partecipazione dei Consiglieri Comunali e dei cittadini.La situazione, per la sua delicatezza ed importanza, merita necessari ed imprescindibili ulteriori approfondimenti che faremo nelle rispettive mura domestiche, nonostante loscarsissimo tempo a disposizione. Fatto sta che la questione non merita la fretta con la quale viene trattata”.
Nell’ultimo Consiglio Comunale che deliberava sulla quaestio, Dovere Civico ha insistito sul dare un mandato preciso agli addetti ai lavori per la mediazione, proprio per non arrivare alle strette. “Miopia e superficialità politica e amministrativa di chi ha gestito il processo industriale ad Airola nell’ultimo decennio” – questa la chiosa dell’opposizione.