Comunicato Stampa – Diocesi di Benevento
Venerdì 3 settembre 2021 ore 20:00 giornata di preghiera e digiuno pr l’Afghanistan e Haiti Basilica di San Bartolomeo – Benevento
In Afghanistan, dopo il precipitoso ritiro degli americani e dei militari delle altre forze della Nato, lì presenti da vent’anni, il Paese è di nuovo nelle mani dei talebani. I guerriglieri hanno provato a presentarsi dialoganti – ma sempre con i mitra in pugno – e più aperti, a parole, rispetto ai diritti delle donne – che però hanno subito rimesso i burqa -, ma la loro nuova immagine è durata poco. Dopo la proclamazione dell’Emirato islamico dell’Afghanistan, non hanno esitato a sparare sulla folla nel corso delle manifestazioni di protesta che si sono svolte in molte città, da Kabul a Jalalabad. La presidenza della CEI (Conferenza Episcopale Italiana) condivide l’angoscia per la gravissima crisi umanitaria del Paese.
Le notizie che giungono sono davvero allarmanti. E come sempre avviene in queste situazioni, a pagare il prezzo più alto sono i più deboli: gli anziani, le donne e i bambini. Da qui l’appello all’Italia e alle Istituzioni europee a fare il possibile per promuovere corridoi sanitari e umanitari. Nell’Angelus di domenica scorsa, papa Francesco ha chiesto di “pregare e digiunare affinché cessi il frastuono delle armi e le soluzioni possano essere trovate al tavolo del dialogo. Solo così la martoriata popolazione di quel Paese – uomini, donne, anziani e bambini – potrà ritornare alle proprie case, vivere in pace e sicurezza nel pieno rispetto reciproco”.
Ad Haiti, invece, il terremoto del 14 agosto di magnitudo 7.2 che ha devastato il Paese ha già provocato circa 2.200 vittime. Ma potrebbero essere ancora di più, visto che i dispersi sono centinaia. Le condizioni degli abitanti, già precarie, sono peggiorate dopo l’arrivo della tempesta tropicale Grace, che ha rallentato i soccorsi, travolgendo le tende allestite in tutta fretta per chi è rimasto senza casa. Per i danni provocati dal terremoto, che segue di 11 anni quello del 2010, che provocò oltre 200mila morti, e per le popolazioni haitiane, la presidenza della CEI ha stanziato un milione di euro: fondi provenienti dall’8 per mille, che serviranno per far fronte all’emergenza. La Caritas, del resto, è attiva da anni ad Haiti, con interventi di ricostruzione per aiutare lo sviluppo locale. Il devastante impatto del terremoto è stato aggravato dalle forti piogge che si sono riversate nei tre dipartimenti colpiti in seguito al passaggio della tempesta Grace, ma anche dalla moltitudine di scosse minori che si sono susseguite nei giorni scorsi e che hanno ulteriormente danneggiato le strutture rimaste in piedi. Dai rapporti ancora provvisori sono più di 2.500 le vittime e più di 12.000 i feriti. Migliaia le famiglie rimaste senza riparo e si contano 650.000 persone in uno stato di grave insicurezza alimentare.
Come Comunità Diocesana accogliamo l’appello del Santo Padre e chiediamo a tutti gli uomini di buona volontà di dedicare, il prossimo venerdì 3 settembre, primo venerdì del mese, un giornata di preghiera, di digiuno e di solidarietà per le popolazioni Afghane ed Haitiane. Ogni parrocchia può organizzare un’ora di Adorazione Eucaristica meditando le stazioni della Via Crucis ed il Santo Rosario.
La Caritas, l’Ufficio Migrantes e la Pastorale Giovanile vi invitano a vivere un momento di preghiera comunitario il giorno 3 settembre p.v alle ore 20:00 presso la Basilica di San Bartolomeo Apostolo, per chiedere al Signore il dono della Pace. Ai fedeli chiediamo di compiere il digiuno, secondo le regole che si osservano nella Quaresima, e di destinare ciò che è il costo del pasto in favore delle popolazioni che stanno vivendo grandi difficoltà.
Le offerte possono essere consegnate con le seguenti modalità:
PRO MANIBUS:
- presso l’ufficio economato diocesano alla Piazza Orsini, 22
- presso la Cittadella della Carità in Via San Pasquale 11
UTILIZZANDO C.C. BANCARIO INTESTATO A: Arcidiocesi di Benevento – Caritas IBAN: IT89 Q 0501 8034 0000 0011602885 – specificando nella causale se è per il popolo Afghano o Haitiano.