Consulta degli Studenti: “La Dad ha i suoi limiti e non può durare per sempre”

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Comunicato Stampa – Glauco Rampone, Presidente della Consulta Provinciale degli Studenti

Noi studentesse e studenti della Provincia di Benevento ci siamo ritrovati negli scorsi giorni a non avere alcuna certezza in merito al rientro a scuola. Siamo stati al centro del dibattito politico e del braccio di ferro fra le realtà nazionali, regionali e cittadine, senza che però una vera soluzione si sia trovata. Non tocca certo a noi decidere nel merito del contenimento della pandemia: non ne avremmo nemmeno le competenze. Tuttavia vivendo in prima persona la scuola, ne riconosciamo le carenze.

La didattica a distanza è servita in passato come soluzione tampone, nel tentativo di salvaguardare la salute delle persone. Tuttavia la Dad, nata come misura eccezionale, ha i suoi limiti e non può durare per sempre. Uno Stato che riconosca nella scuola un luogo di formazione e crescita del cittadino, di sviluppo della persona e del pensiero critico, prima ancora che di pura trasmissione del sapere, deve impegnarsi per non sacrificarne mai l’essenza. A distanza di quasi due anni dall’inizio della pandemia, non è concepibile la persistenza di una sterile opposizione fra didattica in presenza e a distanza: bisogna salvaguardare prima di tutto la vera scuola, che si fa in presenza, ed agire in maniera realmente utile risolvendo le criticità.

La Consulta Provinciale degli Studenti di Benevento ritiene opportuno che si abbandonino le strumentalizzazioni politiche e che finalmente si mettano in sicurezza le nostre scuole. Siamo stanchi di pagare per la mancanza di fattività da parte delle istituzioni, che in questi due anni avrebbero dovuto assicurarci un sereno e normale rientro. Riceviamo invece da diversi giorni messaggi di preoccupazione che ci spingono a esprimerci pubblicamente per mettere in chiaro la posizione di noi studenti rispetto al tam tam mediatico che abbiamo registrato nelle ultime ore sul tema scuola.

Sui trasporti, senza il raddoppio delle tratte per cui non sono stati disposti fondi, la capienza raggiungerà immediatamente il 100%. I pendolari ci rappresentano i loro timori, per i quali noi chiediamo un tempestivo intervento.  Abbiamo appreso dell’imminenza di un vertice in prefettura riguardante anche il tema dei trasporti: essendo gli studenti il gruppo di pendolari più consistente, richiediamo che la Consulta venga rappresentata da una delegazione. L’obbligo di mascherine FFP2 in alcune situazioni ci spinge a richiedere che siano garantite direttamente al corpo studentesco, come è avvenuto fin ora per quelle chirurgiche. Le difficoltà concrete che l’ASL sta riscontrando nel rispondere all’aumento dei contagi rappresentano infine un altro motivo di preoccupazione. Sovraccaricato, il sistema sanitario fa fatica a contattare i cittadini in caso di positività o contatto stretto. Il nostro appello è alle istituzioni tutte, affinché lavorino coese ed in modo costruttivo per garantire agli studenti una ripresa delle attività nella massima sicurezza individuale e collettiva.









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