Comunicato Stampa

Il segretario provinciale del Pd rivendica il ruolo decisivo della Regione Campania e dei governi precedenti nell’avvio del maxi intervento idrico
Partono i lavori per la realizzazione della galleria di derivazione della diga di Campolattaro, cuore dell’intervento complessivo denominato Utilizzo idropotabile delle acque dell’invaso di Campolattaro e potenziamento dell’alimentazione potabile per l’area beneventana.
“Trattasi – sottolinea Giovanni Cacciano, segretario PD Sannio – di una tappa importante di un’azione che ha visto e vede la Regione Campania come caparbia promotrice dei lavori che, una volta ultimati, potranno sensibilmente alleviare la grave crisi idrica dei nostri territori”.
“È doveroso precisare – prosegue Cacciano – ruoli, competenze, responsabilità e meriti, laddove ce ne fossero. La Regione Campania ha ideato l’intervento che permetterà finalmente l’utilizzo delle acque della diga per uso potabile, irriguo ed idroelettrico. Ha commissionato e finanziato il progetto di fattibilità tecnico economica; in qualità di stazione appaltante ha espletato tutte le procedure di gara; in qualità ente attuatore ha provveduto, tramite il Responsabile del Procedimento, a validare, in data 19 maggio 2025, il progetto esecutivo per tutti e tre i lotti ed ha infine espletato la consegna dei lavori”.
Si ricorda che, su iniziativa dell’allora parlamentare sannita del PD, l’intervento è stato inserito dal governo Draghi nell’elenco previsto all’Allegato IV, relativo alle Opere pubbliche di particolare complessità o di rilevante impatto, di cui all’art. 44 del decreto legge 31/05/2021, n. 77, convertito dalla legge 29/07/2021, n.108.
Alla medesima iniziativa, riscontrabile negli atti parlamentari, è connessa l’attivazione della procedura commissariale dell’opera per rafforzarne il controllo sui tempi di realizzazione.
Il Ministero delle Infrastrutture, tramite la Direzione Generale per le Dighe, ha espletato, a suo tempo, l’istruttoria tecnica sul progetto della galleria di derivazione e avrà il ruolo di vigilanza sulla stessa quale opera di derivazione.
Per i costi dell’intervento, che ammontano complessivamente a 741.094.967,91 euro, la copertura finanziaria risulta assicurata da:
- 205 mln di euro dalla Missione 2 componente 4 del PNRR (Governo Draghi).
- 50 mln di euro da fondo accantonamento ex art. 7 della Convenzione 1993 e successive modifiche (Regione Campania).
- 155 mln di euro dall’FSC 21/27 della Regione Campania (DGR n. 504/2024).
- 115 mln di euro dall’FSC 21/27 del Ministero delle Infrastrutture (Governo Draghi, Ministro Giovannini – Delibera CIPESS 1/2022).
- 180 mln di euro dal Fondo per l’avvio delle Opere Indifferibili 2023 (MEF, decreto 19/05/2023).
- 36 mln di euro dall’FSC 21/27 di competenza del Ministero delle Infrastrutture (Legge 207/2024).
“Dati ed atti alla mano, il Ministro Salvini, per la terza volta in diga, ha provveduto al dovuto finanziamento degli ultimi 36 mln di euro su una infrastruttura da circa 800 mln: in sostanza ha speso più di gite a Campolattaro e Ponte che di contributi all’opera!”, conclude Giovanni Cacciano.
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