Il valore della disabilità vista come risorsa e non come limite della società. Questo l’ impegno del CTS Sant’Angelo a Sasso di Benevento

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Il giorno 19 luglio alle ore 11.00, presso l’area archeologica del Teatro Romano, si svolgerà la conferenza stampa per la consegna delle vetrofanie #Disabilityfriendly2019 al Direttore artistico del BCT, Antonio Frascadore al Presidente della Camera di Commercio Antonio Campese e al Direttore dell’area Archeologica del Teatro Romano Ferdinando Creta. Interverranno: Il Dirigente scolastico dell’I.C. Sant’Angelo a Sasso di Benevento Michele Ruscello, la referente #Disabiltyfriendly Del Donno Annarita, il Sindaco Clemente Mastella, l’assessore all’istruzione Rossella Del Prete, l’assessore alle politiche sociali Luigi Ambrosone, l’assessore all’urbanistica Antonio Reale.

Il grande contenitore del disabilityfriendly, si arricchisce man mano di iniziative che vedono al proprio fianco collaborazioni istituzionali e non, uniti ognuno per le specifiche competenze, nel far proprio l’obiettivo dell’inclusione sociale. Le persone stanno bene quando possono compiere delle scelte, esercitare la propria libertà sostanziale, realizzare ciò a cui danno valore, quando possono esprimere le proprie potenzialità, quando si sentono incluse nella società, quando hanno fiducia nelle istituzioni, quando si sentono supportate in momenti di difficoltà, quando possono esprimersi con generosità.

E’ necessario porre al centro la persona e la sua rete di relazioni, sposando una logica di inclusione e coesione sociale. Sostenere la coesione sociale significa infatti valorizzare le relazioni tra i membri della società e promuovere l’assunzione collettiva di responsabilità. Implica inoltre lo sforzo congiunto per costruire strategie di lungo periodo, precisando obiettivi strategici e definendo contenuti in modo approfondito, trasparente, concreto. Il confronto con il mondo della disabilità è possibile non solo per coloro che già si occupano di persone diversamente abili per motivi professionali, nelle attività di volontariato o perché direttamente coinvolti in esperienze personali o familiari, ma anche per i cosiddetti “abili”.

Ogni essere umano, porta con se un suo “mondo”, con all’interno vissuti personali, stile di vita, carattere, ecc; per questo motivo ognuno di noi è unico e speciale con conseguente diversità. L’obiettivo vincente sarebbe quello di riuscire a passare dalla cultura dell’handicap a quella della normalità, che afferma la diversità di ogni essere umano come condizione normale, quindi risorsa positiva, patrimonio di cultura, capacità, attitudini, vitalità. L’uomo costruisce la propria identità, la sua storia, attraverso il rapporto con l’altro e riescono a “coesistere a condizioni di riconoscersi tutti uomini ma in modo diverso” Il dovere di tutti noi è quello di eliminare qualsiasi ostacolo psicologico, giuridico, fisico abbattendo il pregiudizio, la negligenza che nasconde, umilia ed oltraggia.









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