Comunicato Stampa

Maria Giovanna Pagliarulo e Filiberto Parente evidenziano le sfide ancora aperte sul fronte occupazionale
In occasione della Festa dei Lavoratori, le Acli desiderano ricordare il significato profondo di questa giornata, che ha una doppia valenza: è sia la Festa dei Lavoratori, riconosciuta a livello internazionale, sia la celebrazione di San Giuseppe Lavoratore, patrono delle Acli e dei lavoratori cristiani.
L’associazione ha sempre avuto un ruolo attivo nella celebrazione del Primo Maggio, promuovendo il valore del lavoro dignitoso e della giustizia sociale.
“Questa festa – afferma Maria Giovanna Pagliarulo, presidente delle Acli provinciali di Benevento – non è solo un momento di ricordo storico, ma un’occasione per riaffermare l’importanza di garantire condizioni di lavoro eque per tutti, contrastare la precarietà, migliorare la sicurezza sul lavoro e investire nella formazione. Il lavoro deve essere centrale nella società, non solo come mezzo di sostentamento, ma come strumento di realizzazione personale e partecipazione comunitaria”.
Filiberto Parente, consigliere nazionale delle Acli, sottolinea: “Il Primo Maggio è un momento cruciale per riflettere sulla dignità del lavoro, specie nel Mezzogiorno d’Italia, dove il lavoro è diventato povero, precario e, a volte, mortale a causa delle gravi carenze in termini di sicurezza. Papa Pio XII, nel 1955, diede un significato cristiano a questa giornata istituendo la festa di San Giuseppe Lavoratore. Per noi aclisti – aggiunge – rappresenta un modello per riaffermare la dignità del lavoro come strumento di realizzazione personale e sociale”.