Morcone: primo incontro del “Progetto Bio.Natural”

postato in: Notizie dal Sannio | 0
Condividi articolo
Comunicato Stampa

Si è tenuto, a Morcone, presso la Sala “Universitas” il primo incontro del Progetto Bio.Natural dal titolo: “Conservazione della Biodiversità naturalistica dei prati pascoli e tutela del patrimonio storico-culturale dell’Appennino Sannita”, finanziato dalla Regione Campania nell’ambito del Programma di Sviluppo Rurale 2014-2020 Mis. 16. Tipologia di intervento 16.5.1. Azioni congiunte per la mitigazione dei cambiamenti climatici.

Il Prof. Ettore Varricchio, docente di morfofisiologia e benessere animale presso il Dip. Di Scienze e Tecnologie dell’Università degli Studi del Sannio, ha descritto i vari aspetti del Progetto, evidenziando la rilevanza storico-culturale del demanio di montagna compreso nei territori di Morcone, Cerreto Sannita e Pietraroja, e la necessità di preservarne le specie botaniche storiche, riducendo il rischio di sopravvento delle specie infestanti e gestendo con attenzione il carico animale sui prati pascolo.

Ha sottolineato, inoltre, quanto sia fondamentale mantenere alto il livello qualitativo del foraggio affinché il prodotto finale sia di ottima qualità, evidenziando così quanto, citando testualmente, “il benessere degli animali e dell’ambiente si traduca in benessere per l’uomo” .

Il Prof. Varricchio ha tenuto, poi, a porre l’accento su quando indispensabile sia, a questo scopo, il lavoro degli Agronomi, una categoria a cui occorre attribuire il giusto valore, riconoscendo loro i supporti opportuni, anche economici, a sostegno della loro preziosa attività.

Dello stesso avviso il Dr. Walter Nardone, Presidente dell’Ordine dei Dottori Agronomi e Forestali – Sez. di Benevento, che definisce gli Agronomi “Professionisti del territorio” la cui profonda conoscenza di tutti gli elementi costituivi della terra e delle esigenze delle Aziende Agricole è essenziale per lo sviluppo rurale.

In chiusura, il Sindaco di Morcone Luigino Ciarlo ha espresso preoccupazione per la difficile convivenza degli animali con gli impianti eolici presenti sul suo territorio e la necessità impellente di trovare il giusto equilibrio, anche attraverso gli studi che con questo progetto verranno effettuati. Ha auspicato, altresì, che tanti altri progetti possano essere avviati per lo sviluppo e la valorizzazione dell’Alto Tammaro.









Print Friendly, PDF & Email