Almanacco del 10 marzo

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Un piccolo consiglio, per adulti e bambini, per avvicinarsi alla letteratura e alla lettura dei classici

“Alighieri Dante è condannato per baratteria, frode, falsità, dolo, malizia, inique pratiche estortive, proventi illeciti, pederastia, e lo si condanna a 5000 fiorini di multa, interdizione perpetua dai pubblici uffici, esilio perpetuo (in contumacia), e se lo si prende, al rogo, così che muoia”. Recita così il testo della sentenza emessa dal tribunale cittadino che segnò per sempre la vita del Sommo Poeta e insieme la storia della letteratura italiana.
Verso la fine del XIII secolo, dopo un breve periodo di pace, Firenze era ripiombata nel clima di feroce contrapposizione tra Guelfi, che sostenevano la supremazia del papa, e Ghibellini, fautori del primato politico dell’imperatore.
Guelfo convinto e iscritto all’Arte dei Medici e Speziali, Dante Alighieri aveva già al suo attivo diversi incarichi politici ed era uno dei protagonisti della scena istituzionale della sua città. L’autonomia della stessa per lui era un valore sacro da difendere contro qualsiasi ingerenza, sia da parte di sovrani stranieri, sia da parte del papa. Per tali ragioni accolse come un evento infausto l’ascesa al “soglio di Pietro”, nel 1294, del cardinale Benedetto Caetani, favorita dalla rinuncia di papa Celestino V (più che plausibile il riferimento a lui nel verso “colui che fece per viltade il gran rifiuto” del III canto dell’Inferno).
Il nuovo pontefice Bonifacio VIII trovò nel letterato fiorentino un fiero oppositore alla sua politica espansionistica, che a Firenze finì per dividere il partito guelfo in due fazioni: i Bianchi, capeggiati dalla famiglia dei Cerchi ed espressione dell’aristocrazia più aperta alle forze popolari, erano contrari a qualsiasi ingerenza da Roma; i Neri, guidati dai Donateschi e rappresentati dalle famiglie locali più ricche, erano per interessi economici strettamente legati al Papa. Schierato con i Bianchi, Dante si venne a trovare sempre più isolato dai suoi, oltre che odiato a morte dai suoi avversari, per via della sua partecipazione al Consiglio dei Cento che aveva deciso la messa al bando dalla città degli esponenti più violenti delle due fazioni. A questo punto la strategia di Bonifacio VIII lo attirò in una trappola “letale”. Dopo aver mandato Carlo di Valois, fratello di Filippo IV re di Francia, a prendere il controllo del Comune, fece in modo che il Poeta fosse inviato come ambasciatore a Roma per discutere la pace e qui trattenuto oltre il dovuto con l’inganno. Fu organizzato un processo farsa al quale Dante preferì sottrarsi, presagendo il destino cui sarebbe andato incontro. Si arrivò così alla sentenza del 10 marzo 1302 che condannava in contumacia l’imputato a due anni di confino, all’interdizione perpetua dai pubblici uffici, alla confisca dei beni e al pagamento dell’ammenda di 5000 fiorini piccoli. Al suo reiterato rifiuto di presentarsi davanti al giudice, la pena, estesa nel 1315 ai figli Jacopo e Pietro, fu commutata nella confisca dei beni e nell’esilio perpetuo, con l’alternativa della condanna al rogo se fosse stato catturato. Per Dante significò dire addio per sempre alla sua amata terra e l’inizio di una lunga fase di sofferenza interiore e di ripensamento della sua poetica, che costituì l’humus ideologico e stilistico del suo capolavoro immortale, la Commedia. La storica sentenza della condanna all’esilio è raccolta nel Libro del Chiodo, attualmente conservato presso l’Archivio di Stato di Firenze.

SANTO DEL GIORNO – Il 10 marzo si venera San Macario di Gerusalemme. La forza della sua opposizione all’arianesimo è dimostrata dal modo in cui Ario parla di lui nella sua lettera a Eusebio di Nicomedia. Macario prese parte al Concilio di Nicea, nel corso del quale potrebbe aver avuto molto a che fare con la stesura del Credo niceno. Nella Storia del Concilio di Nicea attribuita a Gelasio di Cizico ci sono una serie di dispute tra immaginari Padri del Concilio e dei filosofi al soldo di Ario. In una di queste controversie Macario è portavoce per i vescovi che difende la discesa all’inferno. Macario appare il primo tra i vescovi di Palestina che hanno sottoscritto il Concilio di Nicea. A Gerusalemme Costantino Magno e la beata Elena, sua madre, purificarono i luoghi santi e li abbellirono di sacre basiliche.
Macario deriva, tramite il latino Macarius, dal nome greco Μακάριος (Makarios); esso è tratto dall’aggettivo makarios o mákar, che vuol dire “benedetto”, “felice”.

ACCADDE OGGI 241 a.C. – Nella battaglia delle Isole Egadi, la flotta romana distrugge quella cartaginese, ponendo fine alla Prima Guerra Punica; 1208 – Con un’infiammata bolla papale, Innocenzo III chiama a raccolta la cristianità per intraprendere la Crociata contro gli albigesi (1209-1229); 1302 – Dante Alighieri condannato all’esilio da Firenze; 1496 – Cristoforo Colombo lascia Hispaniola e approda in Spagna, terminando la sua seconda visita nell’emisfero occidentale; 1661 – Il giorno dopo la morte del Cardinal Mazzarino, Luigi XIV prende il potere in Francia; 1821 –  Ad Alessandria scoppiano i moti piemontesi: nella cittadella militare viene issato per la prima volta il Tricolore; 1872 – Muore Giuseppe Mazzini, fondatore della Giovine Italia; 1893 – La Costa d’Avorio diventa una colonia francese; 1948 – A Corleone la mafia rapisce e uccide il sindacalista Placido Rizzotto per il suo impegno a favore del movimento contadino; 1952 – Fulgencio Batista esegue un colpo di Stato a Cuba; 1959 – Cina: la resistenza tibetana culmina in una grande sollevazione popolare repressa dal governo cinese. Tenzin Gyatso, XIV Dalai Lama, fugge dal Tibet alla volta dell’India. La Cina, dopo la rivolta nel Tibet, scioglierà il governo tibetano insediando il Panchen Lama; 1964 – Simon & Garfunkel registrano una delle loro canzoni più famose, “The Sound of Silence”; 1969 – A Memphis, in Tennessee, James Earl Ray si dichiara colpevole dell’assassinio di Martin Luther King. In seguito ritirerà la sua dichiarazione; 1973 – Viene pubblicato l’album “The Dark Side of the Moon” dei Pink Floyd; 1975 – A Milano nasce Radio Milano International, la prima radio libera italiana; 1977 – L’astronomo James Elliot comunica la scoperta degli anelli di Urano; 1982 – Gli Stati Uniti pongono un embargo sull’importazione di petrolio della Libia a causa del supporto di quest’ultima ai gruppi terroristici; 1994 –  In Germania viene abrogato il Paragrafo 175, noto come §175 StGB, del codice penale che dal 15 maggio 1871 sanzionava penalmente i rapporti sessuali di tipo omosessuale fra maschi; 1996 – In seguito a una votazione popolare, il romancio, divenuto lingua nazionale nel 1938, viene riconosciuto come lingua ufficiale “nei rapporti con le persone di lingua romancia” all’interno della Confederazione svizzera; 2005 – Micheal Jackson si presenta in pigiama e con forte ritardo a un’udienza del processo per molestie sessuali a un minorenne; 2006 – A seguito dell’indagine della magistratura sulla presunta attività di spionaggio politico ai danni di Alessandra Mussolini e Piero Marrazzo, si dimette il ministro della Sanità italiana, Francesco Storace; 2019 – Il Volo Ethiopian Airlines 302 partito da Addis Abeba si schianta al suolo pochi minuti dopo la partenza causando 157 vittime; 2023 – Fallimento della Silicon Valley Bank.

PROVERBIO – A marzo taglia e pota se non vuoi la botte vuota.

AFORISMA – Riceviamo dalla nostra famiglia così le idee di cui viviamo come la malattia di cui moriremo. (Marcel Proust)

CONSIGLIO – Come avvicinarsi alla letteratura? Giocando tra gli scaffali dei libri cartonati, trovando una serie preferita, prendendo in prestito audiolibri, sviluppando la propria creatività o semplicemente rilassandosi: le biblioteche sono, insieme alla casa e alla scuola, il terzo luogo in cui bambini e adolescenti leggono.









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