Emergenza umanitaria, la straordinaria impresa della Società Operaia di Cerreto

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Il mare della solidarietà è grande e il Sannio intero ha risposto al richiamo umanitario con estrema generosità. Donazioni, carichi di materiali di prima necessità, indumenti hanno raggiunto varie associazioni, volontari, semplici cittadini che desiderassero apportare il proprio sostegno alle popolazioni devastate dal fracasso bellico. La Società Operaia del Mutuo Soccorso di Cerreto Sannita come sempre c’è stata e continua a esserci in questa sfida contro la barbarie che si sta consumando in una parte d’Europa non così lontana da noi. C’è di più. L’impresa che la SOMS cerretese è riuscita a raggiungere ha dell’incredibile e ne è estremamente orgoglio Adam Biondi, presidente dell’antico sodalizio della cittadella sannita. “Siamo gli unici a essere arrivati in Ucraina, laddove gli altri convogli non sono riusciti”. Questo racconta Biondi, ma è necessario anche chiarire il concetto.

La maggior parte degli aiuti destinati alla popolazione devastata dalla guerra, racconta il presidente della Società Operaia, si fermano al confine, solitamente quello tra Polonia e Ucraina. La paura di entrare in Ucraina è tanta perché si corre il rischio di essere bombardati. E così, gli aiuti che vengono inviati dall’Italia servono ad aiutare i profughi, coloro che riescono a varcare la soglia del confine e ad allontanarsi dalle proprie città devastate dall’orrore. “Grazie al suggerimento di una donna ucraina che vive ormai da anni a Cerreto – racconta Adam Biondi – ci siamo rivolti al classico servizio di logistica che viene utilizzato quotidianamente dalle nostre concittadine ucraine quando, in tempo di pace, vogliono inviare qualcosa ai propri familiari lontani. Abbiamo raccolto i generosi doni dei nostri concittadini, li abbiamo portati a Benevento dai corrieri che solitamente si recano in Ucraina e lì è cominciato un gioco di staffette”.

Staffette, certo. Da Benevento, una volta raggiunto il Nord Italia, la merce è stata caricata su dei tyr fino al confine tra Polonia e Ucraina. Da lì, è partita tramite furgoncini per raggiungere l’interno dell’Ucraina. Dei volontari sono riusciti a convogliare i beni a Mariupol, tra le città più devastate da questa atroce guerra, raggiungendo un ospedale pediatrico, nei cui sotterranei si nascondono bambini e familiari. Doni arrivati proprio nelle mani di chi ha perso tutto, perché sono fuggiti o forse perché le loro abitazioni oggi non esistono più.

I beni da donare più richiesti in questo momento sono pannolini, alimenti per bambini e cibo per cani. Sì, perché la SOMS è riuscita ad aiutare anche i canili. La scarsità di grano e di materie prime non permette di rifornire i centri di accoglienza di animali che sono anch’essi da considerarsi vittime della guerra. “Fra le cose che mancano totalmente in questa zona dell’Ucraina ci sono proprio gli alimenti per animali – prosegue Biondi – I nostri aiuti sono arrivati anche ai nostri amici a quattro zampe, perché siamo riusciti a raggiungere un canile in periferia che ospita, attualmente, novanta tra cani e gatti”. Non solo: gli aiuti che sono partiti da Cerreto hanno raggiunto anche alcuni ristoranti che ogni giorno cucinano gratuitamente per profughi e per volontari.

Un risultato eccellente, dunque, quello della gara di solidarietà partita dai soci del sodalizio di Cerreto Sannita che, unita alle tante raccolte organizzate in tutta Italia, ha così contribuito a regalare amore, e fratellanza ed empatia a chi, per ragioni del tutto distanti dalla vera concezione di umanità, è vittima di chi sceglie di distruggere sogni, speranze e vite con bombe, sangue e violenza.









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