Almanacco del 13 marzo

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La leggenda della pastiera napoletana e della sirena Partenope

La pastiera è il classico dolce della tradizione napoletana che non può mancare sulle nostre tavole pasquali. L’origine della ricetta è antichissima e se ne perdono le tracce, ma secondo la leggenda più accreditata, questo dolce prelibato fu il prezioso dono ai napoletani da parte della sirena Partenope come segno di ringraziamento per averla accolta e amata, attribuendole culti, onorificenze, feste e canti.
Pare che nello splendido Golfo di Napoli vivesse questa dolcissima creatura, la quale scelse come dimora la baia del Castel dell’Ovo, dove poteva esibire il suo canto melodioso che struggeva d’amore e rapiva l’anima di chiunque la incontrasse, tenendo compagnia al popolo e ai marinai con la sua bella voce. I napoletani, in debito per quel suo canto divino, la omaggiarono con sette ricchi doni, privandosi delle cose più care che avevano. I sette doni erano la farina, simbolo di ricchezza; la ricotta, assimilabile all’abbondanza; le uova, incarnazione della fertilità e della riproduzione; il grano cotto nel latte, che rappresenta la fusione del mondo animale con quello vegetale; i fiori d’arancio, accostati al meraviglioso profumo della Campania; le spezie e i frutti canditi, che suggeriscono l’accoglienza a tutti i popoli d’Oriente e d’Occidente; lo zucchero semolato invece rappresenta il dolce e melodioso canto della Sirena. Una volta ricevuti i sette doni, veri e propri ingredienti magici, la Sirena Partenope felicissima si inabissò per ritornare nei suoi fondali cristallini, recando i suoi regali agli dei, i quali, incantati dalla bontà che essi suggerivano, ebbero la brillante idea di amalgamarli tutti insieme e attraverso un prezioso rituale, nacque la prima pastiera napoletana, dolce emblematico che avrebbe rappresentato degnamente la generosità di Napoli nel mondo. Il suo profumo è inebriante e attraverso le cucine si diffonde per tutta la città.

SANTO DEL GIORNO – Nella giornata di oggi la Chiesa commemora San Rodrigo di Cordoba. Fu un prete cristiano ucciso dai musulmani. Ma non si trattò di persecuzione; all’epoca la penisola iberica vide convivere abbastanza pacificamente musulmani, cristiani ed ebrei. Rodrigo fu vittima di risse familiari, fraterne. Un suo fratello musulmano continuò a rimproverare all’altro fratello (il terzo) la sua “ostinazione” a rimanere cristiano. Rodrigo tentò di mettere pace tra i due, ma senza riuscirvi. Un giorno, Rodrigo li vede picchiarsi selvaggiamente e si lanciò a dividerli, e allora i due si misero a picchiare lui, che sotto i loro colpi crollò privo di sensi. A quel punto il fratello musulmano lo portò via su un carretto e alla gente stupefatta diede una spiegazione bugiarda, dicendo che fosse gravemente malato e che, sentendo vicina la morte, fosse diventato anche lui musulmano. Guarito, tornò a Cordova sempre vestito da prete, e il suo fratello-accusatore lo trascinò dal giudice musulmano: “Questo si era fatto seguace dell’Islam, e ora è tornato cristiano: ha tradito la nostra fede”. Per un’accusa simile c’era la morte, mentre non si perseguitava chi era e restava Cristiano. Il giudice cercò di aiutare Rodrigo a salvarsi, suggerendogli perfino una dichiarazione di fedeltà all’Islam, che lo avrebbe reso subito libero, senza chiedergli precisi impegni sulla pratica della fede coranica. Ma Rodrigo non accettò: Cristiano era e cristiano rimase. A quel punto venne condannato a morte da un giudice riluttante, per l’insistenza di quel fratello.
Rodrigo è composto da hroth e rikjia: “ricco di gloria”. Nella forma latinizzata è Rodericus. Uno dei personaggi cattivi nel libro di Alessandro Manzoni, Promessi Sposi, fu proprio Rodrigo e il nome ne perse favore proprio per questo motivo.

ACCADDE OGGI222 – Marco Bassiano Alessiano diventa imperatore romano con il nome di Marco Aurelio Severo Alessandro; 1516 – Carlo V d’Asburgo, assumendo il nome di Carlo I, diviene re di Spagna; 1881 – Alessandro II di Russia viene assassinato con una bomba presso il Palazzo d’Inverno di San Pietroburgo; 1930 – Comunicata la scoperta del pianeta Plutone; 1943 – Olocausto: le truppe tedesche deportano o uccidono gli ebrei del Ghetto di Cracovia; 1954 – Battaglia di Dien Bien Phu: le truppe Viet Minh attaccano i francesi; 1968 – USA: incidente con il gas nervino VX nella Skull Valley, Utah; 1987 – Disastro della motonave Elisabetta Montanari: alle ore 9:05 di venerdì 13 marzo, un incendio nella stiva di una gassiera causa la morte per asfissia di 13 operai addetti alla manutenzione; 1996 – Thomas Watt Wilton irrompe nella palestra della scuola elementare di Dunblane uccidendo 16 scolari per vendetta personale; 1997 – Le Missionarie della carità indiane scelgono sorella Nirmala per succedere a Madre Teresa di Calcutta; 1998 – Inaugurato il tunnel sottomarino più lungo al mondo; 2003 – Ha luogo l’ottava e ultima udienza preliminare dei processo penale per l’attribuzione delle responsabilità nell’ambito del Disastro aereo di Linate dell’8 ottobre 2001; vengono rinviati a giudizio tutti gli 11 imputati; 2004 – Luciano Pavarotti si esibisce per la sua 379ª e ultima volta al teatro Metropolitan Opera di New York nel ruolo di Mario Cavaradossi della “Tosca”; 2013 – Dopo il conclave viene eletto Papa, al quinto scrutinio, il cardinale argentino Jorge Mario Bergoglio, che assume il nome di Francesco; 2016 – Attentati ad Ankara (34 morti) e Grand-Bassam, in Costa d’Avorio (18 morti).

PROVERBIO – Quando Marzo va secco, il gran fa cesto e il lin capecchio.

AFORISMA – La parola non è che un rumore e i libri non sono altro che carta. (Paul Claudel)

CONSIGLIO – Per insaporire il coniglio, bisogna cospargerlo con un pestato di olio extravergine di oliva e rosmarino, poi sfumare la carne durante la cottura in padella con un bicchiere di vino bianco. Infine, si può intensificare l’aroma con un pestato di aglio e rosmarino che renderà il piatto davvero profumato e delizioso.









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