Bimbi a casa: ecco i bonus che aiutano le famiglie

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Con gli ultimi DPCM e con l’ultima ordinanza regionale della Campania, molti piccoli e giovani studenti sono a casa, frequentando la scuola in modalità remota, e molti genitori sono costretti a restare in casa con loro, non avendo altre risorse per poterli accompagnare durante questa esperienza di scuola domestica. L’ultimo DPCM, dividendo l’Italia in tre zone, ha previsto per le aree gialle e arancioni la didattica a distanza al 100% solo per le superiori, ma nella zona rossa la Dad è applicata anche per la seconda e la terza media. Alcune delle misure misure messe in campo sono bonus baby sitter, i congedi retribuiti al 50% e l’estensione dello smart working. Il bonus baby sitter è stato già introdotto già a marzo con il decreto Cura Italia, quindi il decreto Rilancio è intervenuto introducendo anche la possibilità di usufruire del bonus per pagare l’iscrizione dei figli ai centri estivi. Il decreto Agosto, invece, ha aggiunto l’opzione di pagare anche i nonni che badano ai nipoti attraverso il bonus, e infine nfine, il decreto Ristori bis che ha previsto un limite massimo di mille euro totali per il bonus baby sitter nelle Regioni che sono zona rossa, quelle in cui è sospesa l’attività didattica in presenza anche per seconda e terza media.

Il bonus baby sitter può andare alternativamente a entrambi i genitori, ma solo se è possibile ricorrere al lavoro agile e se nessun’altra persona del nucleo familiare usufruisce di altri strumenti di sostegno al reddito o, ancora, ha visto la sospensione della sua attività lavorativa o è disoccupato. Infine, il bonus non può essere utilizzato per le prestazioni rese dai familiari. Il decreto Ristori bis ha previsto un altro aiuto anche per i genitori i cui figli frequentano la prima o la seconda media nella zona rossa. In questi casi è introdotta la DaD e i genitori che sono lavoratori dipendenti, nel caso in cui non possano ricorrere al lavoro agile, si possono astenere dal lavoro per tutta la durata della sospensione della didattica in presenza. La retribuzione viene sostituita da un’indennità pari al 50% della retribuzione. Il congedo vale anche per i genitori con figli che hanno gravi disabilità iscritti a scuola o ospitati in centri diurni a carattere assistenziale per cui è stata disposta la chiusura. Anche lo smart working è stato esteso con il decreto Agosto, che permette ai genitori di lavorare da remoto se il figlio under 14 è in quarantena in seguito a un contatto con un positivo avuto a scuola o durante l’attività sportiva. Infine, il decreto Ristori ha esteso lo smart working in caso di quarantena anche per i genitori con figli minori di 16 anni e non più solamente 14.









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