Come sarà la scuola con il Covid: procedure e protocolli

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Un fascicolo di ben 25 pagine da sottoporre a tutti i presidi, i quali dovranno seguire le indicazioni citate e gli iter stabiliti. Siamo a poche settimane dal suono della campanella, che tornerà in funzione dopo ben sei mesi di fermo, e non mancano le polemiche tra il Ministro Azzolina e i sindacati. Negli istituti scolastici dovrà esserci un referente covid e un locale dedicato alla gestione dei casi, dove la persona che mostra i sintomi verrà accompagnata dotata di mascherina chirurgica. Il referente dovrà gestire e assistere il contagiato, tenere i contatti con l’ASL e i genitori. Nel caso in cui dovesse trattarsi di uno studente, verranno chiamati i genitori che dovranno, successivamente, avvertire il pediatra o il medico di base e, nel caso in cui dovesse risultare positivo, l’ASL darà il via all’indagine epidemiologica per stabilire i contatti nella scuola.

Qualora il contagio dovesse riguardare un insegnante o il personale scolastico, si avvierà la stessa procedura, ma sarà il diretto interessato a dover contattare il proprio medico di base. In caso di uno studente contagiato, l’ASL si preserverà di prescrivere la quarantena a tutti gli studenti della stessa classe e agli eventuali operatori scolastici esposti, per un periodo di 14 giorni. In quel periodo sarà possibile attivare la didattica a distanza, mentre se ad essere contagiato è un professore, andranno in quarantena tutte le classi in cui ha insegnato negli ultimi due giorni. Nel caso in cui a essere positivo è un genitore o stretto familiare di un alunno, quest’ultimo deve rimanere a casa in isolamento ma ciò non vale per compagni di classe e professori. I genitori sono tenuti a comunicare alla scuola il motivo dell’assenza. Le stesse regole di prevenzione si devono applicare anche se ad essere positivo è un convivente o un familiare di un prof o di altro personale presente nella scuola.









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