Italia paese ad alto rischio per frane e alluvioni

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Dopo la frana di Ischia, parla il presidente della Società italiana di geologia ambientale: “Non è possibile che oggi, nel 2022, la popolazione non sappia cosa fare in caso di un’alluvione e di frane”

“Bisogna educare, bisogna informare. Il 18,4% della superficie nazionale è classificato nelle classi a maggiore pericolosità per frane e alluvioni. Nelle aree a pericolosità da frana elevata o molto elevata vivono 1,3 milioni di persone e si trovano 565mila edifici (il 3,9% del totale in Italia), 84mila imprese di industrie e servizi (1,8%), oltre 12mila beni culturali (quasi il 6% di quelli esistenti). Sono ben 55.609 i chilometri quadrati classificati a pericolosità da frane elevata o molto elevata e/o pericolosità idraulica media (Ispra)”. A sottolinearlo in una nota è Antonello Fiore, presidente nazionale della Società italiana di geologia ambientale.

“Se si considera il rischio alluvioni- continua Fiore- 2,4 milioni di abitanti vivono nelle aree a pericolosità elevata, dato che sale a 6,8 milioni per le aree classificate come a media pericolosità. Non è possibile che oggi, nel 2022, la popolazione non sappia cosa fare in caso di un’alluvione e di frane. Lo abbiamo visto anche nei recenti eventi. Persone che sono scese nei garage, persone che erano nelle auto, sui ponti, nei sottopassaggi. Quando viene diramata un’allerta meteo- spiega ancora Fiore- è necessario prestare attenzione. Bisogna rafforzare la legge di ritorno dell’educazione civica nelle scuole. E’ necessario che il programma ministeriale preveda precisamente l’educazione ambientale”.

“Viviamo in un Paese bello- dice il presidente dei geologi- ma nel terzo Paese al mondo per rischio sismico e comunque in un territorio ad elevato dissesto idrogeologico. E’ fondamentale insegnare le norme comportamentali a tutta la platea scolastica. Il bambino, il ragazzo spesso si rende portavoce in famiglia. Dobbiamo arrivare a tutti i ragazzi con una formazione obbligatoria nell’ambito dei programmi scolastici. Inoltre la Società italiana di geologia ambientale è a disposizione dell’Anci, Associazione Nazionale Comuni Italiani, per arrivare ad una convenzione che possa prevedere l’organizzazione di consigli comunali periodici, in tutti i comuni italiani, solo ed esclusivamente su temi quali: pianificazione dei territori, dissesto idrogeologico, rischio sismico. Sedute di Consiglio Comunale, durante le quali sarebbe possibile incontrare le popolazioni per educarle e trasmettere i buoni comportamenti da assumere in caso di eventi alluvionali, frane e terremoti”.

“Esprimo apprezzamento per quanto stanno facendo gli albergatori di Ischia con grande senso di responsabilità, formando una catena di accoglienza e di solidarietà. Ischia è patrimonio di tutti – ha concluso Fiore- e vorrei anche ricordare che non tutta l’Isola è stata colpita dagli eventi verificatisi a Casamicciola. Il turismo c’è, è vivo ed è giusto che ci sia anche nelle prossime settimane ed in prossimità del Natale. Dobbiamo essere solidali con la popolazione e il sistema produttivo di Ischia, una delle isole italiane perle del Mediterraneo”. (fonte Agenzia DIRE –  www.dire.it)









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