Oggi l’Italia ricorda l’anniversario della strage di Nassiiriya

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12 novembre 2003, sono passati sedici anni dal primo grave attentato di Nassiiriya, alle ore 08:40 italiane, in cui un camion cisterna pieno di esplosivo scoppiò davanti all’ingresso della base MSU italiana dei Carabinieri, la cui conseguenza fu l’esplosione del deposito munizioni della base e quindi la morte di diverse persone tra Carabinieri, militari e civili.
Il carabiniere Andrea Filippa, che era di guardia all’ingresso della base “Maestrale”, riuscì a uccidere i due attentatori suicidi, e grazie a questo, il camion non esplose all’interno della caserma ma sul cancello di ingresso, evitando così una strage di proporzioni ancora più grandi. I primi soccorsi furono prestati proprio dai Carabinieri oltre che dalla polizia irachena e da numerosi civili del luogo.

Fu colpito, tra l’altro, anche il Comando dell’Italian Joint Task Force (IJTF) che si trovava a circa sette chilometri da Nassiiriya. Il Reggimento MSU/IRAQ, composto da personale dei Carabinieri Italiani e dalla Polizia Militare Romena era diviso su due postazioni: la base “Maestrale” e la “Libeccio”, entrambe poste al centro dell’abitato di Nassiiriya. L’attentato avvenne alla base “Maestrale” e anche la sede “Libeccio”, distante poche centinaia di metri dalla prima, fu danneggiata dall’esplosione che provocò 28 morti, 19 italiani e 9 iracheni. Rimasero feriti 19 Carabinieri e l’aiuto regista di Stefano Rolla, la cui troupe era lì presente per realizzare un documentario per la tv sulla ricostruzione di Nassiiriya.

La camera ardente per tutti gli italiani morti venne allestita nel Sacrario delle Bandiere del Vittoriano, che fu oggetto di un lungo pellegrinaggio di cittadini. I funerali di Stato si svolsero il 18 novembre 2003 nella Basilica di San Paolo fuori le mura, a Roma, dove le salme giunsero scortate da 40 corazzieri a cavallo. La Santa Messa fu officiata dal cardinale Camillo Ruini, alla presenza delle più alte autorità dello Stato e di circa 50.000 civili. Per quel giorno fu proclamato il lutto nazionale. I morti e i feriti dell’attentato sono stati insigniti della Croce d’Onore con una cerimonia tenutasi il 12 novembre 2005 presieduta dal Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi e nel 2009, ai sette caduti siciliani, è stata conferita dalla Regione Sicilia la Medaglia d’oro al valor civile della Regione Siciliana alla memoria.
Alle vittime, inoltre, sono state intitolate numerose vie, piazze e monumenti in tutta Italia ed è stata dedidicata la canzone 12 novembre del cantautore italiano Sköll.









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