Immagini dal Sannio: Montepugliano e i suoi caratteristici puri

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A Telese Terme, ridente e colorata cittadina in provincia di Benevento, città dell’acqua per eccellenza del Sannio beneventano, in cui domina un rigoglioso paesaggio verdeggiante e molto espressivo a livello naturalistico, alle spalle del rinomato parco termale, troviamo Monte Pugliano, un rilievo di poco più di 200 metri di origine calcarea e di natura carsica, per cui intriso di acque. Un luogo davvero unico, oltre che dal punto di vista geologico, anche dal punto di vista paesaggistico. Il suo etimo lo si deve al fatto che si trovava sulla via Latina, che collegava Roma con le Puglie, e attorno a esso sono stati ritrovati molti nuclei abitativi risalenti al paleolitico. Uno dei reperti più importanti è una capanna – ovile del periodo preistorico, che lo studioso guardiese Abele De Blasio ha ben descritto e raccontato. Una leggenda lega questo caratteristico luogo alle origini della vicina Puglianello: si dice, infatti, che dalla piccola comunità di Monte Pugliano furono parecchi gli abitanti che decisero di spostarsi in una zona più pianeggiante, più a valle, dando origine a un piccolo agglomerato e a un nuovo nucleo urbano. Ecco dunque una piccola Pugliano, Puglianello. 

Monte Pugliano si trova fra San Salvatore Telesino, Castelvenere e Telese Terme e ha una superficie molto ampia. Salire sul monte vuol dire imbattersi in una natura prepotentemente bella. Un bosco molto fitto, per lo più caratterizzato da lecci, ma in cui è possibile trovare cerri, ornielli, aceri e tanto alloro. La caratteristica di Monte Pugliano sono certamente i suoi puri, crateri e doline di natura carsica, il cui nome, secondo alcuni studiosi, deriverebbe dal greco pyr, fuoco, dato che anticamente si credeva fossero crateri di vulcani. Ipotesi che però non regge su alcun fondamento solido, e nessuna traccia di roccia vulcanica è mai stata ritrovata nel suo territorio. Dei burroni, come furono descritti dal De Blasio, anche se mai è riuscito a stabilirne il periodo di fomazione. Le origini di queste doline sono abbastanza misteriose ma si tende a ipotizzare che derivino dalla mineralizzazione delle acque e dalla oscillazione del livello di base carsico. La loro formazione, tra l’altro, potrebbe essere ricondotta all’azione erosiva dell’acqua carsica che si trova all’interno della montagna, che avrebbe provocato delle fratture al suolo, aiutate nella formazione anche dalle forti scosse di terremoto. Continue erosioni avrebbero, inoltre, provocato la formazione di ampie caverne che mai si fermano nel loro mutamento, una trasformazione continua. Ecco il motivo per cui queste caverne sono da considerarsi precarie, nella forma, nell’aspetto, nella solidità parietale,

Sentiero sopra Monte Pugliano, foto di Antonio Castellitto

Vi sono tre puri dalle gigantesche dimensioni e in uno di questi, quello più piccolo, è addirittura possibile scendervi attraverso un apposito sentiero. Gli altri due, specialmente il più grande, non danno la possibilità di farlo con facilità, date le pareti quasi interamente perpendicolari a strapiombo. Il Puro Piccolo è quello maggiormente in fase di formazione e presenta un dislivello di circa 25 metri. ha un sentiero lungo le sue pareti èd è quello più facilmente visitabile. La sua discesa da la possibilità di immergersi in uno spazio naturale rigoglioso e molto lussureggiante, un vero sogno per chi ama la bellezza catartica della natura incontaminata. Il Puro Medio ha, invece, un dislivello di circa 80 metri e per il suo aspetto può essere paragonato a un grande anfiteatro. Il Puro grande è chiamato anche Puro delle Mele e ha un diametro di circa 210 m è una profondità massima di 185m. A pochi passi da Monte Pugliano troviamo il Parco del Grassano di San Salvatore Telesino che, con i suoi 120mila mq di verde incontaminato, è la meta ideale per chi preferisce i percorsi naturalistici da sogno che il nostro lembo di Sannio offre. L’acqua del Rio Grassano nasce dalle pendici orientali del monte Matese e si bagna anche dalle acque provenienti dal Monte Pugliano, che ha una caratteristica molto particolare, un terreno assolutamente permeabile. La maggior parte di quest’acqua si infiltra fino ad alimentare la falda profonda del monte andando dunque ad alimentare le sorgenti del Grassano. Anche le acque curative di Telese si arricchiscono dei caratteristici elementi interni di questa collina, il cui flusso sotterraneo ha creato le grotte, con i minerali che raccoglie strada facendo. Nelle doline è presente un clima di tipo tropicale per cui, anche a causa della nebbiolina sempre presente, si pensava, in passato, che si trattasse di fumi vulcanici. Grazie ai suoi sentieri e alle specie botaniche presenti, il Monte Pugliano è meta fissa degli appassionati di trekking, mountain bike, e avventure in una delle più belle meraviglie del territorio telesino. Un’altra particolarità di questo affascinante luogo è legata alle mura assemblate dai Sanniti. Mura che nel periodo primaverile regalano un bellissimo spettacolo policromo e profumato, che maggiormente si ricoprono di ciclamini, regalando piacevoli note alla vista e all’olfatto a chiunque si imbatta in uno spettacolo così bello, ricco di storia, cultura, archeologia, natura e fascino. Tanto, tantissimo fascino intriso in quest’area ricca e magica nel bellissimo entroterra beneventano.

In copertina, foto di Antonio Castellitto









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