Un 30enne di Castelvolturno è finito agli arresti domiciliari con ordinanza cautelare emessa dal Gip del Tribunale di Napoli. L’uomo è ritenuto responsabile dei reati di adescamento di minorenni, tentata pornografia minorile e detenzione di materiale pornografico, commessi nei confronti di un ragazzo di 14 anni. Le indagini della Procura della Repubblica di Napoli, condotte dal sostituto procuratore Cristina Curatoli della quarta sezione fasce deboli, hanno permesso di ricostruire che l’arrestato, da febbraio 2020, aveva adescato il minore attraverso Telegram e Whatsapp, inviandogli foto intime e tentando di ottenere dallo stesso esibizioni pornografiche attraverso videochiamate e messaggi. L’attività investigativa è partita grazie alla denuncia della madre della vittima dopo aver scoperto che il figlio stava intrattenendo delle conversazioni in chat a sfondo sessuale con un adulto. Le indagini, eseguite con l’ausilio di testimoni, perquisizione, sequestro di apparecchiature informatiche e consulenze tecniche hanno consentito di rinvenire nello cellulare del trentenne materiale pedo-pornografico
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