ANPCI Campania, Zaccaria Spina: “Il diritto alla gestione diretta dell’acqua pubblica è fondamentale”

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Comunicato Stampa – ANPCI Campania

“Condivido ed appoggio pienamente l’iniziativa intrapresa dall’ANPCI a difesa del diritto in capo ai Comuni che ne possiedono i requisiti di gestire il Servizio Idrico in maniera diretta” così dichiara il presidente di ANPCI Campania Zaccaria Spina. “Il diritto alla gestione diretta dell’acqua pubblica – continua – è fondamentale, per cui in particolare si richiede la soppressione dell’art.19 nella bozza del decreto “Disposizioni Urgenti in materia di transizione ecologica” con il quale si vuole abrogare l’art.147 comma 2bis Decreto Legislativo 152/2006 che tutela la gestione autonoma del Servizio Idrico Integrato dei Comuni con i requisiti di legge”. Con tale Decreto Legge del MITE si tende a far cessare le gestioni comunali dirette con l’obiettivo di affidarne la gestione a un soggetto industriale esterno al territorio. La presidente nazionale dell’Associazione che raggruppa i comuni fino a 5000 abitanti, Franca Biglio, ha presentato una serie di richieste di incontro urgente, per affrontare la problematica del mantenimento dell’art.147, comma 2 bis, lettera b) del Decreto Legislativo 3 aprile 2006 n.152, che prevede le gestioni dirette comunali in presenza dei presupposti di legge, e contestualmente chiede la soppressione dell’art.19 del Decreto Legge MITE 24 aprile 2021.

L’ANPCI Nazionale sottolinea come sia necessario “mantenere nell’ordinamento italiano una norma coerente con i principi di proporzionalità, ragionevolezza e sussidiarietà, nella convinzione che va scongiurata qualsiasi ipotesi di abrogazione della norma, coerente con le indicazioni del Parlamento Europeo in materia di acqua” e “tutelare le gestioni dirette comunali e prevenire la lesione di posizioni giuridiche e aspettative di diritto dei comuni salvaguardati e salvaguardabili”. “Come ANPCI Campania – afferma il presidente Zaccaria Spina – appoggiamo l’iniziativa nella certezza che, come sostenuto dalla presidente Biglio, le gestioni dirette comunali possano continuare a garantire un servizio di alta qualità nel rispetto dei principi di efficienza ed efficacia, ed economicità dell’azione amministrativa e delle direttive comunitarie”. Al fine di scongiurare l’ipotesi di abrogazione della norma, l’ANPCI promuove anche una petizione popolare per il mantenimento delle gestioni dirette dell’acqua pubblica. Ai Comuni l’Associazione propone, invece, una bozza di delibera per richiedere la soppressione dell’art.19 del Decreto Legge MITE 24 aprile 2021, salvaguardando in tal modo l’art.147 comma 2 bis del Decreto Legislativo 152/2006; delibera che i Comuni inoltrano poi al Presidente del Consiglio dei Ministri ed al Ministro della Transizione Ecologica, oltre che ai Presidenti di Camera e Senato.









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