De Luca contro la Juve e Agnelli: “Chi non ha lealtà e onore, non può parlare di sport”.

postato in: Notizie dalla Campania | 0
Condividi articolo

Nell’appuntamento del venerdì Vincenzo De Luca, governatore della Campania, ha fatto il punto della situazione e delle misure che la Regione Campania intende attuare per fermare i contagi.

Stiamo lavorando giorno dopo giorno per seguire l’evolvere dell’epidemia e dobbiamo aspettarci un forte incremento dei contagi. Siamo entrati nella Fase D dell’epidemia in Campania, quella di contagio elevato: l’obiettivo è raggiungere un equilibrio tra ammalati e guariti. Un esempio: 500 infetti e 200 guariti. Ma se arriviamo a 1000 ammalati e 300 guariti, chiudiamo la regione. Dobbiamo passare da 130 a 500 terapie intensive occupate: stiamo lavorando per i posti letto necessari“.

Dobbiamo cercare di rispettare le regole e le ordinanze, prima che sia troppo tardi e siamo costretti al lockdown“. Prosegue De Luca: “Aspettate le informazioni ufficiali della Regione, non a giornalisti poco informati o ai sindaci che al posto di fare i sindaci vanno in televisione“.

Non è vero che non ci sono posti letto, abbiamo 50 ospedali. Ad oggi abbiamo 671 posti letto destinati al Covid, di cui 530 posti. Per le terapie intensive abbiamo 100 posti letto attivi: 52 i ricoveri. Per il monitoraggio diamo la proprità alle case per anziani, seguono le scuole. Chi fa feste in strutture per anziani , deve essere arrestato“.

Abbiamo chiesto ai laboratori altri diecimila tamponi al giorno. Nei mesi passati si facevano tamponi generici, noi li facciamo mirati. Non dimentichiamo che siamo la regione col numero pù basso di dipendenti sanitari in relazione alla popolazione. Nei dati Istat del 2018, la Lombardia ha 100 mila lavoratori, il Veneto 59mila, la Campania 43mila, pur avendo un milione in più di abitanti del Veneto. Per questo abbiamo chiesto alla Protezione civile invio in Campania di 800 infermieri e 600 medici“.

Su Juventus-Napoli, non giocata perchè i partenopei sono stati bloccati dall’Asl per una quarantena precauzionale: “Non sono arrivati neanche i ringraziamenti alle Asl e al Napoli perchè abbiamo evitato di contagiare Ronaldo. Proviamo a immaginare se il Napoli avesse fatto come il Genoa: andiamo a Torino in allegria, positivi di spirito e di Coronavirus. Una settimana dopo: Ronaldo positivo. Ci saremmo guadagnati il titolo del New York Times. Capisco che il mondo del calcio coinvolge tanti grandi interessi economici. Ma deve esserci un punto limite, oltre il quale lo sport non è più sport. Possiamo parlare di tutto, di investimenti, di diritti televisivi, di economia, ma non parliamo più di sport. Chi non ha lealtà e onore, non può parlare di sport”.

Continua De Luca:La Figc ha fatto un protocollo in deroga rispetto alle disposizioni di ministero e Regione. E la Juve, sulla base del protocollo, che è un atto privato e non conta niente dal punto di vista della legge e della sanità, fa una dichiarazione penosa e imbarazzante per colpa del suo presidente, cioè comunicano che sarebbero andati allo stadio per fare una competizione dura contro i raccattapalle. Al presidente della Juventus, uomo appassionato oltre che di palle e di pallone anche di filosofia, ricordo quanto diceva Schopenhauer: ‘La gloria bisogna conquistarla, l’onore basta non perderlo’. Se mi fossi comportato così, sentirei di aver perduto il mio onore sportivo. Come ci si può ridurre alla meschinità di pensare di vincere un incontro con gli antagonisti messi in quarantena da un’Asl? Perfino il ct della nazionale si è lasciato andare a esternazione che si poteva risparmiare“.

Conclude De Luca:La Regione nei due mesi alle spalle ha condotto una politica di prevenzione unica in Italia: abbiamo reso obbligatori i tamponi a chiunque rientrava in Campania dalle vacanze. Poi, grazie all’apertura posticipata delle scuole abbiamo potuto ‘tamponare” il 90 per cento del personale. Non solo, abbiamo donato 1500 termoscanner alle scuole, lunedì i prossimi mille. Non solo: l’ordinanza della mascherina all’aperto è attiva da quidici giorni prima rispetto al resto del Paese, così come quella che impone la chiusura di bar e ristoranti alle 23“.

Siamo di fronte ad un’aggressione mediatica alla Campania: ho detto ai nostri dirigenti, non fatevi distrarre dalle stupidaggini e ad affrontare i probliemi: qualche giorno fa si è aggiunta una drammatizzazione dal mondo dell’informazione: quella della ‘censura’ della regione, impedimento ai medici di parlare: tutte falsità. Un’emittente nazionale ci ha mostrato settecento persone in fila per un tampone, in attesa da ore. Ebbene, alle 11 l’area era già libera, tranne due pappagalli seduti sull’aiuola che andavano multati“.

https://www.facebook.com/vincenzodeluca.it/videos/3388759777881920









Print Friendly, PDF & Email