Non smette di sorprende Napoli e non si fermano le sue sorprese sotterranee. Gli scavi archeologici presso piazza Municipio e l’area portuale ci regalano continuamente grandi emozioni. Già un mese fa venne alla luce un molo di età borbonica, della lunghezza di 50 metri, che subì delle modifiche dopo l’Unità d’Italia per ampliare l’aumento della domanda commerciale verso il porto, vista la minor necessità di spazio militare. Sapete come si chiama il principale molo di Napoli? Molo Beverello. E vi siete mai chiesti il perché? Anticamente, in quell’area scorreva un corso d’acqua zuffregna, acqua solfurea, il cui nome era Beverellum, la cui acqua era rinomata e conosciuta in tutto il mondo. Acqua che era molto apprezzata dai sovrani di Spagna tanto che, nel Seicento, molte navi botte si recavano a Napoli per poterne fare scorta. Era un’acqua minerale gassata, sempre frizzante e dal sapore ferroso. Un’acqua che faceva di Napoli una meravigliosa risorsa ma purtroppo nel periodo del colera le sue fonti furono chiuse perché non era possibile controllarle continuamente. Ebbene, in questi giorni gli scavi archeologici ne hanno portato alla luce l’antico corso. Dopo le antiche navi romane scoperte alcuni anni fa, dopo il molo borbonico e ora questo corso d’acqua, siamo certi che questa zona della bella Napoli ci riserverà molte altre sorprese.
Foto di copertina di Antonio Pariante.
Giornalista