Avv. Rotondi: “Non parteciperò al cinquantesimo della professione forense”

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Riceviamo e pubblichiamo – Avv. Luigi Rotondi

Lettera al Presidente dell’Ordine degli Avvocati di Benevento Stefania Pavone

Confermo che non parteciperò al cinquantesimo, come accadde in occasione del quarantesimo della professione forense, con la motivazione di allora, ancora valida. La presente è soprattutto in risposta a chi ha voluto la chiusura della Sezione di Tribunale di Guardia Sanframondi, ossia di un presidio di Legalità tra i primi in Italia, dove la competenza di ogni impiegato e le risposte di Giustizia da parte dei Giudici erano diventate motivo di grande fiducia verso le Istituzioni. Domanda: perché – coincidentemente con i miei scritti diretti alla riapertura del suindicato Presidio (visto che il Tribunale di Benevento – molto efficiente fino al 2013 – stava e sta ritardando la chiusura grazie all’impegno della Presidente e di pochi valorosi Giudici) – sono state emesse decisioni di stile provocatorio, manchevoli, infatti, del comune buon senso e del diritto correttamente applicato?

Siccome il nostro è ancora uno Stato di Legalità ed io considero l’arrendevolezza accettazione di sudditanza, mi batterò, a far data dal prossimo anno, per l’annullamento delle ingiustizie, racchiuse nelle suindicate decisioni, da parte di Giudici sereni preposti a condannare lo Stato Italiano al ristoro dei danni.

Invito i colleghi: a non farsi dividere dall’odierna politica giudiziaria; a battersi per l’approvazione di una legge, atta a garantire ogni anno, a carico dello Stato, ad ogni avvocato – disposto a difendere gratuitamente i non abbienti (penso soprattutto ai giovani colleghi) – un importo minimo tassabile, idoneo a rendere costantemente dignitosa la professione forense; a battersi contro le interessate maldicenze, dirette a distruggere il rapporto di fiducia che lega l’avvocato al cliente, a cui è buona regola ricordare spesso che – negli Stati dove mancano gli avvocati liberi di pensare ed operare – ai comuni cittadini è riservato soltanto il diritto di vegetare. Ringrazio, comunque, per l’invito. Cordialità”.  









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