Ceniccola (FI): “L’acqua deve restare fuori dalle logiche spartitorie della politica politicante”

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Riceviamo e pubblichiamo – Fiorenza Ceniccola, Coordinatrice Forza Italia Giovani – Benevento

Nel sottoscrivere l’appello lanciato dal comitato “Acqua Bene Comune”  per chiedere che l’acqua “resti fuori dalle logiche di mercato” come previsto dal referendum del 2011 non posso non stigmatizzare l’accordo stipulato tra i partiti del centrosinistra beneventano per l’elezione del coordinamento del Distretto sannita dell’acqua che denota una logica spartitoria della politica politicante  che non promette niente di buono.

I nostri nonni dicevano: “Il buongiorno si vede dal mattino…”. A tal proposito, nel ricordare la mozione da me presentata 2 anni orsono al Consiglio Comunale di Guardia Sanframondi finalizzata ad internalizzare la gestione del servizio idrico e abbandonare il Consorzio Idrico Altro Calore che per decenni ha rappresentato un vero e proprio carrozzone politico con grave danno per le tasche dei cittadini (la richiesta di fallimento avanzata dalla Procura della Repubblica di Avellino non lascia alcun spazio al dubbio), non posso non rivolgere un accorato appello ai Sindaci (che oggi sono chiamati ad eleggere i 30 consiglieri del distretto sannita) di ricordare quanto previsto dalla normativa del PNRR che riserva esclusivamente agli Enti Locali la possibilità di concorrere al riparto dei fondi per il risanamento delle “reti colabrodo”.

E, nel contempo, una domanda nasce spontanea:

  • È giusto, è moralmente accettabile che siano i cittadini a doversi far carico di una gestione politicante a dir poco “allegra” che ha portato al “fallimento” del Consorzio Idrico Alto Calore con una massa debitoria di ben 150 milioni di euro?

Diciamo NO ad una privatizzazione nascosta da partecipazioni di minoranza.









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