Clinica Maugeri: ecco le rassicurazioni ai cittadini

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Ecco le misure già in atto alla Fondazione Maugeri di Telese spiegate dall’ufficio stampa:

“Dal 9 marzo era stata organizzata all’ingresso, una postazione di triage, dove personale medico, affiancato da un addetto alla sicurezza, misurava la temperatura a chiunque entrasse, si verificava l’assenza di sintomatologia riferibile a Covid-19 e si somministrava un questionario per escludere contatti con persone positive e la provenienza dalle zone rosse individuate dalle Autorità a quella data. A chi accedeva, venivano indicati i dispositivi di sanificazione (gel disinfettante).

– dal 9 marzo: le visite ai degenti venivano ridotte a una persona per paziente, sempre la stessa, e per complessive 1 ora al giorno;

– dal 9 marzo veniva ribadito a tutto il personale l’uso dei dispositivi individuali di protezione, peraltro già utilizzati e, anche tramite, i rappresentanti per la sicurezza suoi luoghi di lavoro, la profilassi aggiuntiva dettata dalle norme dell’allerta sanitaria;

– dall’ 11 marzo venivano bloccate del tutto le visite ai degenti, consentendo ai famigliari la sola consegna di ricambi, in una stanza isolata e presidiata da personale protetto;

– dal 12 marzo, in osservanza dell’ordinanza regionale, venivano sospesi i ricoveri (anche in day hospital), salvo quelli indifferibili per motivi di urgenza. All’IRCCS Maugeri Telese non si svolge attività ambulatoriale, in quanto non accreditata.

Ricovero e trasferimento della paziente poi deceduta all’Ospedale S.Pio, risultata poi Covid+

– il 24 marzo, pomeriggio, è stata ricoverata nella Cardiologia riabilitativa per gli esiti di un intervento cardiochirurgico effettuato alla clinica Montevergine di Mercogliano (Av). La paziente giungeva in condizioni generali compromesse: l’intervento chirurgico effettuato l’11 marzo aveva richiesto altri due re-interventi per sopraggiunte complicazioni post-operatorie. Veniva effettuata una radiografia del torace, che evidenziava segni di interstiziopatia con impegno alveolare.

– 27 marzo, al mattino, pur in assenza di sintemi specifici da Covid, veniva trasferita al San Pio di Benevento, con precisa diagnosi di “sospetta infezione da Covid-19”. Del fatto veniva tempestivamente informata l’ASL di Benevento.

– 27 marzo: la signora era però deceduta improvvisamente, appena arrivata al nosocomio beneventano.


– 31 marzo: a sera, veniva comunicato dall’ASL di Benevento la positività del tampone della paziente morta.

Misure di protezione dei pazienti e del personale

– 31 marzo: la Direzione sanitaria dell’IRCCS Maugeri Telese provvedeva a censire il personale sanitario che ha avuto contatti stretti con la paziente in ospedale, procedendo all’osservazione stretta – come da normativa nazionale e regionale – con il rilevamento della temperatura corporea due volte al giorno e il controllo dell’insorgenza di eventuali sintomi specifici. L’Istituto procedeva inoltre a comunicare – via telefono e via mail – ai pazienti che erano stati ricoverati in Cardiologia, nel periodo 24-27 marzo, e già dimessi, la presenza del contatto, raccomandando di adottare tutte le misure di profilassi previste.

– 31 marzo: il reparto veniva chiuso a ogni contatto con il resto dell’Istituto e vi accedeva solo il personale della Cardiologia per praticare in loco il trattamento riabilitativo.

– 31 marzo: avendo l’ASL di Benevento autorizzato 50 tamponi, gli stessi sono stati effettuati ai degenti del reparto (23) e a tutto il personale sanitario che ha avuto contatto con la paziente (27) pur utilizzando i dispositivi di protezione individuale”.









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