Diocesi Cerreto: progetto EarthBeat

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EarthBeat, il progetto delle quattro Ac parrocchiali di Cerreto, Civitella, Cusano e San Lorenzello indicato come una buona prassi da seguire nella seconda puntata del percorso sulla “Laudato sì” della Scuola diocesana di Impegno Socio-Politico

Sta per terminare la Fase 1 del percorso di sensibilizzazione e cura ambientale EarthBeat su formazione e informazione, ed anche in queste ultime settimane, tra video-consigli delle persone anziane, suggerimenti sugli eco-bonus e la preziosa testimonianza dei bambini, le 4 Azioni Cattoliche parrocchiali di Cerreto Sannita, Civitella Licinio, Cusano Mutri e San Lorenzello, ideatrici e promotrici del progetto, hanno animato la pagina fb di EarthBeat. Alla fine di questa prima tappa e prima dell’inizio della seconda dedicata alla messa in pratica del prendersi cura di uno o più luoghi del proprio territorio, le 4 Ac cercheranno di “misurare”, insieme, i cambiamenti e i risultati ottenuti nelle 4 comunità, così come i passi avanti fatti e i passi da fare.

L’itinerario ambientale EarthBeat è stato anche indicato come una buona prassi concreta da seguire nella seconda puntata del percorso sulla “Laudato Sì” della Scuola diocesana di Impegno Socio-Politico, dedicato al secondo capitolo della Laudato Sì “Il Vangelo della Creazione” e trasmesso sui canali social della Diocesi. “E se il miglior profeta di oggi – si chiede don Matteo Prodi, responsabile della Scuola di Impegno Socio-Politico della Diocesi – fosse l’ambiente stesso? Se è vero che la profezia è Parola incarnata, magari potrebbe incarnarsi in tante forme: ambiente devastato, persone dimenticate, intere popolazioni abbandonate a sè stesse. I segni di un cambiamento negativo ci sono tutti, purtroppo, ma non sappiamo o non vogliamo coglierli. La cura del creato non può prescindere da una cura delle relazioni, in vista di una comunione universale”.

È proprio in questo contesto, anzi in questo universo (per dirla alla papa Francesco in “Laudato Sì, 80”), composto da sistemi aperti che entrano in comunicazione gli uni con gli altri, che possiamo maggiormente ricercare e scoprire innumerevoli forme di relazione e partecipazione. Da questo è meglio possibile comprendere come l’ambiente umano e l’ambiente naturale si degradano insieme, e non sarebbe possibile affrontare in maniera adeguata il degrado ambientale, se non si prestasse la giusta attenzione alle cause che hanno attinenza con le scelte politiche e sociali che vengono fatte. E’ questa la ragione per cui l’azione della Chiesa non solo cerca di ricordare il dovere di prendersi cura della natura, ma al tempo stesso si propone di proteggere, soprattutto, l’Uomo (in particolare i più deboli e indifesi, coloro che vengono discriminati e coloro che subiscono ingiustizie) contro la distruzione di sé stesso. Lo sviluppo è partecipare con Dio per capire fino in fondo che tutto quello che noi viviamo, vediamo e pensiamo sia una grande fatica, in realtà è una grande occasione per trarne ancora di più semi di bene.