L’Altra Italia nasce nel Sannio

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Sabato 3 agosto è stato costituito a Guardia Sanframondi il primo circolo in  Campania dell’Altra Italia, il movimento politico lanciato, nei giorni scorsi, dal Presidente Silvio Berlusconi per dare voce e speranza a quei milioni di italiani che nelle ultime elezioni politiche non sono andati a votare e/o hanno annullato la scheda elettorale per manifestare la propria sfiducia nei confronti di una politica politicante animata da parolai di professione che stanno portando il nostro Paese sempre più ai margini della scena europea e internazionale.

A rappresentare il sodalizio guardiese è stata chiamata Fiorenza Ceniccola, giovane  neo-laureata in Diritto e Relazioni Internazionali presso la prestigiosa Università  di Sussex nel Regno Unito, che nel ringraziare  per la fiducia e l’incarico ricevuto ha dichiarato: “…  Un’Italia sfibrata e vecchia (così dice il Censis) si trova alle prese con problemi di portata epocale  e tutti dobbiamo sentirci impegnati per farla ridiventare grande, protagonista del Mediterraneo, attrice di un necessario processo di riforme di un’Europa che, così com’è, non funziona e non ci piace.

Tutti dobbiamo rimboccarci le maniche per ricostruire un’Italia che, nel concerto internazionale, sappia farsi rispettare, sappia far valere le sue ragioni ed il suo interesse nazionale, che non vuol dire rinchiudersi in un micragnoso nazionalismo, senza storia e senza futuro, ma lavorare per una comune crescita economica e civile senza masochismi e senza essere vassalli, o peggio, i servi sciocchi di nessuno. Vale la pena ricordare che il nostro Paese negli anni 90’ era arrivato al quinto posto nell’economia del mondo con un tasso di sviluppo di circa il 3% annuo ed aveva ottenuto per la prima (ed unica) volta il massimo di affidabilità da parte delle maggiori agenzie di rating internazionale che attribuirono all’Italia la cosiddetta  tripla A, portandola  nell’aristocrazia dei paesi industrializzati; oggi, siamo ridotti ad un semplice “mercato”  di 60 milioni di persone senza alcuna credibilità ed autorevolezza internazionale.

Vogliamo metterci in gioco per dare una speranza a tutti coloro che non vogliono scappare via da un territorio che da un punto di vista occupazionale offre poco o niente e questo nostro circolo vuol rappresentare un luogo di incontro e confronto per coloro  che non si vogliono arrendere al pessimismo della ragione e vogliono far prevalere l’ottimismo della volontà. Vogliamo rappresentare un punto d’incontro per tutti quelli che non si riconoscono nel nuovismo grillino che molto spesso fa rima con il trasformismo e vogliono far da barriera al populismo, alla cosiddetta decrescita felice e al giustizialismo”. 

Circolo politico “L’Altra Italia