Liliana Segre è cittadina onoraria di Telese Terme

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Telese Terme, ancora una volta, ha voluto dimostrare di essere una comunità empatica e contraria a qualsiasi forma di violenza e ingiustizia sociale. Ieri, mercoledì 19 febbraio, il Consiglio Comunale della cittadina termale, ha deliberato all’unanimità, il conferimento della cittadinanza onoraria a Liliana Segre, superstite del campo di concentramento di Auschwitz-Birkenau.

Liliana Segre ha ancora tatuato, sull’avambraccio, quel numero di matricola, 75190, simbolo della più grande barbarie cui la storia abbia messo l’umanità a cospetto. Sua madre morì quando era piccolissima, e all’arrivo ai campi di concentramento fu separata dalla sua famiglia e la perse per sempre. Quando si salvò, e tornò libera, si rese conto di essere rimasta unica superstite della sua famiglia e che, forse, libera non sarebbe stata mai più. È diventata testimone simbolo della Shoah italiana, ed è senatrice a vita dal gennaio 2018, grazie al Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, “per aver illustrato la patria con altissimi meriti nel campo sociale”.

Lo scorso 2 dicembre, il consigliere telesino, delegato alle Politiche Sociali, Gianluca Serafini, e l’assessore allo Sport, Guido Romano, hanno richiesto al presidente del Consiglio Comunale, Paride Parente, l’inserimento all’ordine del giorno della ventura assise comunale della richiesta di conferimento di cittadinanza onoraria. Coadiuvati, nella loro azione amministrativa, dal primo cittadino, Pasquale Carofano, che ha da sempre riposto grande attenzione alle tematiche dell’eguaglianza e della lotta a ogni discriminazione, nello spirito della Costituzione, la loro proposta è stata abbracciata anche dagli esponenti di minoranza.

Così il consigliere Serafini ha spiegato le motivazioni della richiesta: “La Segre è una delle poche testimoni della tragedia della Shoah italiana, rappresenta ciò che le leggi razziali costruirono e determinarono nella vicenda indubbiamente più vergognosa della Storia d’Italia. La sua vicenda non è semplicemente una vicenda personale ma è elemento imprescindibile nella costruzione di una memoria comune. Perché il Consiglio tutto le concede la cittadinanza? Per continuare a cementare quella memoria comune, renderla indelebile”.

Il Consiglio Comunale della cittadina termale ha così accolto, compatto, la richiesta, e Telese è stato il primo Comune nel Sannio a farlo. Liliana Segre, a capo della Commissione Parlamentare di indirizzo e controllo sui fenomeni di intolleranza, razzismo, antisemitismo e istigazione all’odio e alla violenza, da oggi ha casa, cittadinanza, riconoscimento umano e politico nel Sannio, e Telese Terme può esserne orgogliosa.